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Chiostro di san sebastiano (biella)

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Descrizione

Il chiostro del convento di San Sebastiano perse la propria funzione durante la dominazione napoleonica e fu adibito prima a caserma, poi ad ospizio di carità ed infine scuola; nel 1986 il Comune di Biella iniziò i restauri ed oggi ospita il Museo del Territorio, aperto nel 2001.

Nelle suggestive sale dell'ex convento sono esposte opere dal medioevo ai giorni nostri provenienti in parte dal territorio ed in parte da donazioni pervenute alla città a partire dalla fine dell'800.

Accanto alla sezione storico artistica dove ad affreschi medioevali e pale d'altare del '500 e del '600 seguono i paesaggi ottocenteschi di Delleani e Bozzalla ed opere di arte contemporanea con esempi di Mirò, Chagall e molti altri, il museo presenta la sezione archeologica che raccoglie reperti di epoche diverse provenienti da scavi effettuati nel Biellese ed una collezione di reperti egizi, di cui fanno parte una collezione donata da Quintino Sella nel 1908 ed alcuni beni depositati dal Museo Egizio di Torino per rendere omaggio al celebre egittologo biellese Ernesto Schiapparelli

MAPPA

Il chiostro del convento di San Sebastiano perse la propria funzione durante la dominazione napoleonica e fu adibito prima a caserma, poi ad ospizio di carità ed infine scuola; nel 1986 il Comune di Biella iniziò i restauri ed oggi ospita il Museo del Territorio, aperto nel 2001.

Nelle suggestive sale dell'ex convento sono esposte opere dal medioevo ai giorni nostri provenienti in parte dal territorio ed in parte da donazioni pervenute alla città a partire dalla fine dell'800.

Accanto alla sezione storico artistica dove ad affreschi medioevali e pale d'altare del '500 e del '600 seguono i paesaggi ottocenteschi di Delleani e Bozzalla ed opere di arte contemporanea con esempi di Mirò, Chagall e molti altri, il museo presenta la sezione archeologica che raccoglie reperti di epoche diverse provenienti da scavi effettuati nel Biellese ed una collezione di reperti egizi, di cui fanno parte una collezione donata da Quintino Sella nel 1908 ed alcuni beni depositati dal Museo Egizio di Torino per rendere omaggio al celebre egittologo biellese Ernesto Schiapparelli