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PIZ UMBRAIL (difficoltà alta)

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Quarta cantoniera Passo dello Stelvio – Pass Umbrail o Giogo di Santa Maria – Piz Umbrail – Val dal Lai – Lai da Rims –Val Vau – Val Mora – Passo Val Mora – San Giacomo di FraeleQuesto itinerario è considerato la sfida più impegnativa tra i percorsi in bici che proponiamo, con una salita di 500 metri di dislivello che richiede spesso di spingere o portare la bicicletta, oltre ad affrontare le difficoltà tipiche dell'alta montagna. Ma perché affrontare tutta questa fatica? Per raggiungere la vetta e godere di uno spettacolare panorama a 360 gradi sulle montagne circostanti. Da qui si possono ammirare la valle del Passo dello Stelvio e l'Ortles, la cresta dello Scorluzzo e il Monte Braulio, la Val Muraunza che scende verso Mustair e la Val Dal Lai, che sarà la nostra discesa successiva. E poi, soprattutto, c'è la splendida e lunga discesa su un single trail che ci porterà fino al meraviglioso lago azzurro di Rims e alla Val Mora, da dove risaliremo per tornare in Italia ai Laghi di Cancano. @foto Martinelli DaniloLuogo di partenza/ritorno: Quarta cantoniera Passo Stelvio (2488 m)  Luogo di arrivo/quota massima: San Giacomo di Fraele (1952 m)  Lunghezza totale salite: 7km  Lunghezza totale discese: 19 km  Lunghezza totale piano: 26 km DescrizioneL’Itinerario è uno tra i più difficili tra i percorsi in bici in Lombardia. Richiede infatti 6-7 h per essere completato e il massimo impegno fisico. Si inizia dalla quarta casa cantoniera del Passo dello Stelvio (2488 m) e si entra in territorio svizzero. Dopo il passo, si prende il sentiero che sale dopo il bar, segnalato dal segnavia con l'indicazione Piz Umbrail. Il primo tratto del sentiero non è adatto alla pedalata a causa del terreno, ma migliora man mano fino alla fine del prato e all'inizio del ghiaione.Da quel punto in poi, la bici va spinta e successivamente portata in spalla. Affrontiamo diversi passaggi con massi da superare, aiutati anche dalla presenza di corde fisse. Dopo le classiche foto sulla cima del Piz Umbrail (3033 m), inizia la discesa, che affrontiamo completamente in sella alla nostra mountain bike. Nella prima parte del percorso, dobbiamo affrontare numerosi tornanti ripidi con terreno sassoso. Successivamente, il fondo si compatta e il sentiero diventa più regolare e scorrevole. Avvicinandoci al Lago di Rims (2396 m), l'itinerario diventa sempre più fluido fino a raggiungere le sue sponde, dove diventa erboso.Proseguendo a destra attraverso numerosi tornanti, incontriamo la strada della Val Vau a quota 1940 m, che sale da Santa Maria in Val Mustair nei Grigioni. Ci aspetta una salita fino ai 2200 metri dell'Alp Clastra, per poi iniziare a scendere dolcemente nella Val Mora fino ai laghi di Cancano a San Giacomo di Fraele (1952 m). Mappa Percorso Fonte dati: "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo" 
TREPALLE, VALLACCIA (difficoltà media)

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L'itinerario parte da Trepalle, attraversando il Ponte de la Rez, Bait de Valecia – Cheseira de Valecia, il Passo della Vallaccia, la Valle Minestra, la Baita del Pastore, Stagimel, la Val Viola ed infine Arnoga Ci troviamo nei pressi di Livigno, una rinomata località turistica, ma la Vallaccia sembra un mondo a parte: isolata, silenziosa e con parchi naturali tra i più belli della Lombardia, caratterizzati da ripide pendici erbose. All'inizio, il percorso lungo la strada sterrata che la attraversa è facile e rilassante, ma presto ci rendiamo conto che per raggiungere il passo dovremo impegnarci lungo un sentiero impegnativo. Una volta raggiunta la vetta, ci accoglieranno rocce bianche quasi lunari tra il Monte Forcellina a sinistra e il Pizzo Filone a destra, e godremo dei panorami delle montagne della Val Viola, tra cui la maestosa Cima Piazzi, il Pizzo Dosdè, la Cima di Lago Spalmo, la Cima Viola e il solitario Corno Dosdè. @foto PolliniLuogo di partenza/ritorno: Passo del Foscagno (2291 m) Luogo di arrivo/quota massima: Passo del Foscagno (2291 m) Lunghezza totale salite: 7,2 km Lunghezza totale discese: 8 km  Lunghezza totale piano: 15,2  DescrizioneIl percorso ha inizio dal piccolo parcheggio del Ponte de la Rez a Trepalle (2021 m - segnavia n. 128), da cui ci si avvia pedalando lungo una strada sterrata che si addentra nella valle, passando per le Bait de Valecia (2060 m) e la solitaria Cheseira de Valecia (2165 m). Dopo un breve tratto, la strada si sposta sulla sponda destra orografica e termina a quota 2400 m, prima di attraversare una valletta che discende da sinistra. Da questo punto in poi, il percorso diventa un sentiero faticoso e poco pedalabile, con un dislivello di circa 400 m, fino ad arrivare al Passo della Vallaccia (2614 m).   Affrontiamo la discesa, risalendo in sella su un sentiero singolo che passa vicino al laghetto sottostante (2506 m) e prosegue sulla sinistra orografica, sotto le rocce del Corno la Resa, entrando nella Val Minestra fino ad arrivare alla Baita del Pastore (2352 m). Da qui, seguiamo una strada sterrata che scende, inizialmente sulla destra orografica fino all'Alpe Funera (2240 m), poi attraversiamo nuovamente il corso d'acqua e giriamo verso est fino a raggiungere i prati di Stagimel (2150 m). Entriamo nel bosco e ci congiungiamo alla strada della Val Viola a quota 2021 m, per concludere l'itinerario ad Arnoga.  Mappa PercorsoFonte dati:  "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo" Siti di interesse nelle vicinanze:Ghiacciaio di Pietro del FiloneVal Viola Bormina   
GIRO DEI LAGHI DI CANCANO (difficoltà bassa)

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L'itinerario parte da Cancano, attraversando poi la Diga di San Giacomo, giungendo al Ristoro Val Fraele e passando per San Giacomo di Fraele, di nuovo una sosta presso il Ristoro San Giacomo e poi di ritorno a Cancano, passando nuovamente per la diga e presso il  Ristoro Solena.Il percorso proposto si svolge all'interno del suggestivo Parco Nazionale dello Stelvio ed è ideale per trascorrere una giornata in mountain bike con tutta la famiglia. Si tratta di una piacevole pedalata completamente su strada sterrata, pianeggiante e lunga quasi 20 chilometri, con la possibilità di trovare diversi punti di ristoro e aree attrezzate lungo il tragitto. In questo itinerario, viene proposta una forma di percorso a "otto", offrendo la possibilità di alternare le vedute dei vari paesaggi che si susseguono. Nelle sezioni a sud dei laghi, è possibile ammirare le imponenti Cime di Sumbraida, Monte Cornaccia e Piz Murtarol, mentre nelle sezioni successive lungo le sponde nord, lo sguardo si estende dalle caratteristiche Cime di Plator fino alle imboccature delle Valli Pettine e Alpisella, e fino alla Valle del Gallo che si perde all'orizzonte. La strada è chiusa al traffico automobilistico solo durante l'estate e in alcune fasce orarie, il che consente di godere ancora di più di pace e tranquillità lungo il percorso. @foto PolliniLuogo di partenza/ritorno: Cancano (1950 m  Luogo di arrivo/quota massima: Cancano (1950 m)  Lunghezza totale salite: 3 km Lunghezza totale discese: 3,6 km Lunghezza totale piano: 13 km DescrizioneIl percorso si completa in 2-3 ore senza alcuno sforzo. È tra i più facilmente pedalabili di tutte le escursioni in Lombardia.  Da Arnoga (1880 m), prendiamo il sentiero numero 195 verso est e ci addentriamo nel Bosco della Breitina. Successivamente, attraversiamo il corso d'acqua proveniente dalla Valle del Foscagno.Nelle vicinanze, incrociamo il sentiero numero 186 che arriva dal Passo sulla sinistra e scende ripidamente verso San Carlo sulla destra. Proseguendo lungo il percorso principale, usciamo dal bosco, superiamo l'Alpe Morzaglia e raggiungiamo l'Alpe Gattonino (1872 m), dove troviamo un importante quadrivio con una bacheca e cartelli indicatori. Sulla sinistra, sale la strada sterrata che porta al Pian Vezzola, a Trela e successivamente a Trepalle o, se preferiamo, ai laghi di Cancano. Sulla destra, lo stesso percorso (segnavia numero 186) scende a Sant'Antonio di Scianno in Valdidentro.Il nostro itinerario prosegue dritto verso il massiccio roccioso delle Cime di Plator. Attraversiamo il bosco di Sant'Antonio e arriviamo al bivio (1867 m - segnavia numero 199) con la larga strada asfaltata che sale alle Torri di Fraele (1938 m), al Lago delle Scale e infine a Cancano (1950 m). Mappa Percorso Fonte dati: "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo" 
VAL VIOLA, VAL DI CAMPO (difficoltà media)

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L'itinerario parte da Arnoga in Valdidentro – Val Viola Bormina – Alpe Val Viola – Passo di Val Viola o di Confine  – Val di Campo (Canton Grigioni - CH) – Sfazù – Sentiero Storico Val Poschiavo – Poschiavo Questo è l'itinerario che collega l'Alta Valtellina al Cantone dei Grigioni (CH). Lungo la Val Viola si estende una strada sterrata con pendici dolci. A sinistra, i panorami spaziano dalla maestosa Cima Piazzi alla Cima di Lago Spalmo, fino al Corno Dosdè che sovrasta il Lago e il Rifugio Viola. Dopo l'ultima sezione ripida di tornanti sulla mulattiera fino al passo, si scende lungo un sentiero nella Val di Campo, attraversando boschi e splendidi laghi alpini, con una vista sulle cime del Paradisino, del Corno di Campo e della Cima Saoseo. @foto PolliniLuogo di partenza/ritorno: Arnoga (1880 m)  Luogo di arrivo/quota massima: Poschiavo (1014 m)  Lunghezza totale salite: 10,5 km Lunghezza totale discese: 19 km Lunghezza totale piano: 29,5 km Descrizione Il percorso si conclude in circa 4-5 ore ed è caratterizzato da una bassa difficoltà tecnica, ma richiede un impegno fisico medio. Si inizia dal tornante di Arnoga (a 1880 metri di altitudine) e si prende la strada, inizialmente asfaltata e successivamente sterrata, che si addentra leggermente in salita nel fitto bosco di abeti.Si incontra l'ampia radura dell'Alpe di Campo, da cui parte il percorso della Val Verva. Poco dopo, sulla destra, il segnavia numero 128 indica la deviazione per il Passo della Vallaccia. Continuando lungo la strada, dopo circa 5 chilometri e dopo le baite di Altumeira (a 2122 metri), si incrocia la deviazione che permette di raggiungere la Val Cantone di Dosdé.Si oltrepassa dall'alto il Lago di Val Viola e si arriva al Rifugio Viola (a 2314 metri), che si trova sulle sponde di un altro piccolo lago. Si prosegue in salita lungo una ripida mulattiera con alcuni tornanti fino al Passo. Poco prima del Colle (a 2460 metri), bisogna prendere un sentiero (segnaletica con indicazione) che gira a destra verso quota 2489 metri e scende in territorio grigionese attraversando il Piano della Genziana.La discesa nella splendida Val di Campo avviene lungo un bel sentiero fino al Rifugio di Campo (a 2065 metri), per poi continuare su una strada sterrata che passa davanti al Rifugio Saoseo (a 1985 metri) fino a Sfazù (a 1622 metri), dove si incrocia la Strada del Bernina. Da qui è possibile scendere a Poschiavo (a 1014 metri) seguendo la strada sterrata del Sentiero Storico che passa per gli abitati di Spluga e Permunt.  Mappa PercorsoFonte dati: "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo" 
PASSO DI VERVA

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Arnoga in Valdidentro – Val Viola – Alpe Campo - Baite Paluetta – Verva Bassa – Alpe Verva – Passo Verva – Rifugio Falck – Eita in Val Grosina  La Val Verva ha avuto un ruolo storico di grande importanza come accesso principale alla contea di Bormio dalla bassa Valtellina. Ancora oggi, la sua strada sterrata, relativamente ben mantenuta, consente ai ciclisti di collegare direttamente le rotte dell'Alta Valle alla Val Grosina senza dover passare attraverso la Svizzera. Da Eita, è possibile scendere a Grosio senza toccare l'asfalto seguendo il nuovo percorso numero 7, chiamato Lagrosina. Durante la salita, ci accompagnano due lunghe creste: una a destra che va dal Monte Verva al Pizzo di Dosdè, e un'altra a sinistra che va dal Corno delle Pecore al Corno Sinigaglia. Quest'ultima ci impedisce la vista dei ghiacciai della Cima Piazzi. Tuttavia, il vero protagonista rimane il Sasso Maurigno, che iniziamo a intravedere entrando nella valle e che domina il Colle con la sua forma inconfondibile. Chi ama i percorsi in bici vicino Milano non può perderselo! Descrizione Da Arnoga in Valdidentro (a un'altitudine di 1880 metri), si prende la strada segnata con il numero 290. Al primo bivio, subito dopo una salita, si scende verso sinistra, superando le località di Basic, Alpe Campo (a 1910 metri) e Paluetta (a 1900 metri). Una volta raggiunta la valle, si attraversa un ponte sul torrente Viola (a 1850 metri) e si entra nella Val Verva, passando per Verva Bassa (a 1960 metri). Proseguendo sempre su una strada sterrata, si arriva all'Alpe Verva (a 2123 metri), dove è possibile fare una sosta per gustare i piatti tipici della tradizione gastronomica locale. Si lascia a sinistra il canale erboso che porta al Passo Corno delle Pecore. L'itinerario continua salendo gradualmente lungo la sponda sinistra della valle, anche se ci sono brevi tratti più ripidi e l'impressione è quella di non arrivare mai al colle. Una volta raggiunto il Passo di Verva (a 2301 metri), si affronta una discesa regolare su una strada tortuosa che passa prima dalle baite di Le Crote (a 2168 metri), dove è possibile osservare i resti di trincee e caverne, e poi sopra il Rifugio Falck (a 1930 metri), per giungere infine a Eita in Val Grosina (a 1697 metri). Luogo di partenza/ritorno: Arnoga (1880 m) Luogo di arrivo/quota massima: Eita (1697 m) Lunghezza totale salite: 7,2 km  Lunghezza totale discese: 6,2 km Lunghezza totale piano: 13,4 kmMappa PercorsoFonte dati: "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo"  
L'itinerario parte da Bormio Parcheggio Pravasivo. Ecco l'elenco dei luoghi attraversati: Bosco Reit-Valle di Uzza-Ortagio-strada militare dell’Ables- Plazzanecco - Fantelle - Ponte delle Tre Croci - Pradaccio - San Gottardo - Sant’Antonio ValfurvaLa Pedemontana inizia in leggera salita per poi diventare quasi pianura durante l’attraversamento del bosco di Larici che domina tutta la conca di Bormio. La seconda parte dell’itinerario, a sole 3 ore da Milano, si svolge sul primo pezzo della sterrata militare dell’Ables. Si sale gradualmente attraverso tornanti non troppo faticosi, circondati da boschi radi che lasciano intravedere le creste sovrastanti e le montagne della Valfurva. Il nostro percorso prosegue invece lungo Madonna dei Monti fino alle porte della Val zebrù per poi raggiungere il fondovalle su sterrata.@foto PolliniLuogo di partenza/ritorno: Bormio Parcheggio Pravasivo (1400 m) Luogo di arrivo/quota massima: Sant’Antonio Valfurva (1340 m) Lunghezza totale salite: 7,8 km Lunghezza totale discese: 6,6 km Lunghezza totale piano: 14,4 km Descrizione Il percorso si completa in 2-3 ore senza grande impegno. Si parte dal parcheggio di Pravasivo  a quota 1400 m. Seguendo l’indicazione per Pramezzano e Uzza sulla sterrata n. 533 si percorre un lungo tratto nel bosco fino a incontrare alcuni bivi sulla destra che permettono di scendere a Bormio.Ci si trova davanti uno spiazzo panoramico con costruzioni in legno da dove si imbocca il sentiero n. 511 verso Casina Alta in direzione est. Dal bosco si esce trovandosi circondati da incombenti pareti di roccia della Cresta di Reit, e qua inizia la parte più divertente del percorso: si attraversano i torrenti di due valli con un guado e un ponte e, dopo un breve strappo in salita, ci si trova davanti a un bivio.Poco dopo la strada militare dell’Ables percorriamo la sterrata che sale a Ortagio. Il sentiero successivo arriva al Ponte delle Tre Croci, qui si gira a destra, e si sale a Pradaccio arrivando a un quadrivio dove si gira nuovamente a destra. Mappa Percorso Fonte dati: "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo" Siti di interesse nelle vicinanze:La cresta di ReitSantuario della Madonna della MisericordiaChiesa della S.S. TrinitàDove alloggiare:Hotel la Montanara (Valfurva)Casa Vacanza Andreola (Valfurva)Dove mangiare:Ristorante bar la Montanara (Valfurva)
RIFUGI BRANCA E PIZZINI (difficoltà medio-bassa)

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L'itinerario parte e si conclude al Parcheggio Rifugio dei Forni. Ecco l'elenco dei luoghi attraversati: Rifugio Branca - Malga dei Forni - Ponte della Girella - Val Cedec - Rifugio Pizzini - Val Cedec - Baite dei ForniIl tragitto si presenta come un’immersione in panorami stupendi, fantastiche salite e discese su single trail in un tipico ambiente di alta montagna della Lombardia, ricco di parchi naturali. Salendo si gode della vista dei seracchi e delle vette dal Tresero al San Matteo dalla Cadini al Palon de la Mare. Scendendo, si vede davanti il Monte Confinale e la dorsale che va dalla Cima della Manzina alle Cime dei forni. Arrivati infondo ecco che inizia subito una nuova salita, sulla sterrata della Val Cedec verso il Rifugio Pizzini dove è impossibile non restare senza fiato davanti alla sagoma imponente del Gran Zebrù.  Arrivati al rifugio si potranno ammirare i ghiacci della vedretta di Cedec, uno spettacolo indimenticabile tra il Monte Cevedale e il Monte Pasquale. Da qui parte la discesa, durante la quale è inevitabile fermarsi ogni tanto a osservare il Monte Tresero e la Punta San Giacomo.@foto Martinelli DaniloLuogo di partenza/ritorno: Parcheggio sotto Rifugio dei Forni (2150 m) Luogo di arrivo/quota massima: Parcheggio sotto Rifugio dei Forni (2150 m) Lunghezza totale salite: 6,9 km Lunghezza totale discese: 6,7 km Lunghezza totale piano: 13,6 kmDescrizione Il percorso richiede un impegno fisico di media entità, ed è di bassa difficoltà tecnica. Per essere completato sono necessarie circa 3-4 ore. Si parte dal parcheggio del Rifugio dei Forni (2150 m) e da li si segue la strada sterrata che è indicata con segnavia n. 350 in direzione est verso il Ghiacciaio dei Forni e il Rifugio Branca (2490 m), al quale si giunge dopo aver oltrepassato un ripido tratto spingendo la bici. Volendo dal Branca si può tornare al Rifugio dei Forni con due varianti: una scende in mezzo alla valle sul sentiero n. 524, la seconda passa attraverso il Sentiero Glaciologico con i due ponti tibetani.Noi però proponiamo di tornare indietro sulla discesa fino al bivio che ci porta fino alla Malga dei Forni e al Ponte della Girella, già in Val Cedec e in direzione del Rifugio Pizzini (2703 m) che raggiungiamo pedalando a lungo sulla sterrata principale.La discesa è su un meraviglioso single trail che corre sulla destra della Val Cedec. Da qui è possibile proseguire verso valle. Mappa PercorsoFonte dati: testo e dati tecnici a cura di Federico Pollini - "40 itinerari in Mountain Bike tra Valtellina e Valposchiavo" Siti di interesse nelle vicinanze:La valle dei ForniDove alloggiareRifugio BrancaRifugio Forni
I FORNI, LE BAITE DELL'ABLES (difficoltà medio-bassa)

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L'itinerario parte dal Rifugio dei Forni. Ecco i luoghi attraversati: Baite dei Forni - Baite Pradaccio - Baite Rasei - Baite dell’Ables - Ceisa di Sotto - Santa CaterinaIl percorso non richiede un grande impegno fisico ed ha una difficoltà tecnica medio-bassa. Il punto di partenza è al Rifugio dei Forni (2180 m), da li si imbocca la strada sterrata che va verso il Rifugio Pizzini che, con due ripidi tornanti, ci porta verso nord-est. Fuori dal bosco un bivio con un cartello indica la direzione giusta del nostro itinerario n. 527. Si gira quindi a ovest su sterrata in piano e da li si attraversano le Baite Pradaccio e la Val Manzina dove inizia l’unico breve tratto difficoltoso. Poco dopo, alle Baite dell’A- bles (2240 m), inizia la discesa che passando da Ceisa di Sotto conduce a destinazione.Luogo di partenza/ritorno: Rifugio dei Forni (2180 m) Luogo di arrivo/quota massima: Santa Caterina (1730 m) Lunghezza totale salite: 3,6 km Lunghezza totale discese: 5,2 km Lunghezza totale piano: 8,8 km DescrizioneQuesto itinerario corre lungo la destra della Valle dei forni ed è uno dei più brevi tra le gite in Lombardia. Richiede infatti solo 1-2 ore per essere completato. Si sale sopra il rifugio omonimo da dove è possibile rivolgere lo sguardo verso l’imponente ghiacciaio dei forni e da la si prosegue verso ovest su un terreno sconnesso che può risultare difficile da pedalare.Il percorso, a parte questo tratto, è in generale abbastanza breve e facile. Si estende su un balcone naturale che guarda la vicina e imponente parete nord del Pizzo Tresero e in lontananza tutta la Valfurva con il Passo e Monte gavia e con il Monte Sobretta.Durante il tragitto si attraversano i pascoli sui quali sono adagiate le caratteristiche baite in legno e si conclude il tour con la discesa verso Santa Caterina Valfurva.  Mappa del percorsoFonte dati: "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo"  
LAGROSINA (difficoltà media)

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L'itinerario parte da Eita in Val Grosina. Ecco i luoghi attraversati: Baite Redasco – Cigoz – Poda – S. Giacomo – Ravoledo - Parco Incisioni Rupestri e Castello – GrosioLa Val grosina è conosciuta per i suoi percorsi ancora intatti e ben mantenuti, con le sue acque, gli alpeggi, i ruscelli, i laghi e i suoi tipici nuclei rurali. Decisamente un “must” delle gite in Lombardia. Si divide in due vallate principali: la Val d’eita a est e la Val di Sacco a ovest. Questo percorso consente di immergersi in quota nella Val grosina orientale per poi raggiungere, percorrendo spettacolari strade militari e mulattiere con fondo lastricato, il Castello e il Parco delle Incisioni Rupestri di grosio. Da Eita (1697 m) si sale fino alle Baite Redasco pedalando per circa 40 minuti su strada sterrata da dove si imbocca sulla destra il tratto di sterrata, lungo quasi 4 km e mezzo, che attraversa tutta la vallata. Arrivati al bivio di Cigoz (1950 m) si gira a sinistra per un breve tratto fino a quota 2020 m da dove inizia la discesa.Luogo di partenza/ritorno: Eita in Val Grosina (1697 m) Luogo di arrivo/quota massima: Grosio (648 m)Lunghezza totale salite: 6 kmLunghezza totale discese: 11 kmLunghezza totale piano: 17 km Descrizione I 17 km di percorso richiedono un impegno fisico medio e sono di media difficoltà. Per arrivare al punto di destinazione sono necessarie 3-4 ore. Tutta la prima parte lunga corre su una bella strada militare che presenta diversi e divertenti tornanti.A seguire, tratti nel bosco e lungo gli alpeggi. La strada militare finisce a Poda (1480 m) da dove parte un ripido sentiero fatto di tornanti tecnici che porta a San Giacomo (1055 m). Quest’ultimo tratto di 3,6 km è evitabile prendendo la strada asfaltata.Dalla Chiesa sarà possibile imboccare una sterrata che porta al Parco Incisioni Rupestri, al Castello di San Faustino e all’abitato di Grosio. Mappa PercorsoFonte dati: "40 itinerari in MTB tra Valtellina e Valposchiavo"