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PALAFITTE DEL LAGO DI VIVERONE (BIELLA)

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Il villaggio è un ottimo esempio di struttura abitativa dell'età del Bronzo.

Le capanne, le staccionate, i sentieri erano in legno e i resti conservati consentono di ricostruirne con precisione l'impianto. All'interno del villaggio si trovavano abitazioni e recinti per gli animali; si riconoscono inoltre due palizzate che cingono l'abitato, attraversate da un lungo sentiero che proveniva dalla terraferma. Occorre infatti ricordare che le palafitte preistoriche non erano costruite sull'acqua ma sulle sponde dei laghi: i piani erano rialzati per ripararsi dall'umidità del suolo e dalle piene improvvise.

Durante le campagne di ricerca è stata ritrovata una grande quantità di reperti (soprattutto spade, asce, spilloni e altri ornamenti femminili) che permettono di ricostruire la vita di una comunità della media età del Bronzo, tra il 1650 e il 1350 a.C.. I reperti sono conservati presso il Museo di Antichità di Torino, il Museo del Territorio Biellese e a Viverone presso il Centro di Documentazione allestito accanto agli Uffici Comunali, dove un interessante allestimento museale racconta la storia di questo gioiello sommerso.

Sul Lago non è possibile individuare le tracce del villaggio originale, ma nel Comune di Azeglio loc. Boscarina, è stato ricostruito un approdo palafitticolo che rievoca la suggestione dell'antico sito, in un'oasi di quiete e di natura intatta.
Da Azeglio località Boscarina, seguire i cartelli turistici per la chiesa di S. Antonio. Superata la chiesa, dopo ca 100 mt imboccare lo sterrato in discesa, che raggiunge direttamente l’approdo palafitticolo. 
Dopo le Residenze Sabaude e i Sacri Monti, il riconoscimento dei "Siti Palafitticoli Preistorici dell'Arco Alpino", porta il Piemonte a quota 3 beni culturali inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.

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