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CHIESA DI S. GIOVANNI BATTISTA (CUSINO)

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La chiesa dedicata alla Natività di S. Giovanni Battista sorge nell’omonima piazza, al centro del paese lungo la strada provinciale. Le prime documentazioni scritte in cui viene citata questa chiesa risalgono al 1455 e al 1581 e furono redatte in occasione della visite pastorali dell’arcivescovo Gabriele Sforza e di San Carlo Borromeo: veniva descritta una chiesetta semplice e povera ma provvista dell’indispensabile. Successivamente, nel 1619 per la precisione, questa chiesetta veniva abbattuta per essere ricostruita ampliata sulle sue stesse macerie.

Nello stesso anno il card. Federico Borromeo in occasione della sua visita costituì un comitato che si occupasse di terminare la costruzione, raccogliendo anche fondi necessari per la stessa. I lavori di rifinitura si protrassero per molti anni e nel 1682 il card. Federico Visconti in visita pastorale la descrive nei suoi atti come “tutta bianca e soffittata, lunga 9 metri e larga 5”, quindi agibile per le funzioni anche se molto spartana nella sua presentazione. Nel 1820 il camposanto che sorgeva lungo il lato orientale della chiesa fu trasferito nella collocazione che mantiene tutt’ora.

L’elemento architettonico che distingue questa chiesa è certamente il suo campanile. È di indubbio stile romanico, databile alla fine del 1200 come si poteva denotare dalle caratteristiche dell’affresco che lo ornava. L’opera che raffigurava “San Cristoforo e Santi” è oggi conservata all’interno della parrocchiale, dove è stata trasferita una volta restaurata per salvarla dalla rovina del tempo. San Cristoforo è da sempre conosciuto come il protettore dei viandanti e veniva dipinto ben visibile lungo gli itinerari commerciali in modo che chi lo vedeva rimanesse per tutta la giornata al riparo da pericoli. Quindi un San Cristoforo nella Valle databile al XIII sec. testimonia il fatto che all’epoca vi fosse un passaggio commerciale riconducibile ai vicini passi di S.Lucio e S.Jorio, già conosciuti in epoca romana.

Il campanile fino al 1859 era isolato dalla parrocchiale, in quello stesso anno venne costruita una torre di congiungimento dove nel 1860 fu collocato un nuovo orologio a sostituzione di quello antico sulla torre campanaria. Dopo un rampa di numerosi scalini si accede all’ingresso principale della chiesa dove si nota l’iscrizione “Nativitati Joannis Baptistae dicatum” con il dipinto del Santo. Superato il portone la chiesa si presenta ad aula unica, con abside a volta divisa in spicchi, il soffitto e l’abside sono decorati a motivi geometrici. Rispetto all’originaria costruzione, nel corso degli anni sono state apportate alcune modifiche a cura dei parroci che si sono susseguiti alla reggenza della parrocchia: la cappella della Vergine è stata ingrandita, sono state costruite due arcate laterali, l’oratorio che sta tra l’altare della Madonna ed il presbiterio, la sagrestia è stata totalmente trasformata perché troppo piccola per custodirvi arredi e paramenti sacri. Sulla sinistra entrando si trova la fonte battesimale, nella parete sopra uno stacco murario rappresentante un’“Annunciata” del XIV sec. (dono fam. Vischi detti Merica); accanto c’è un grande strappo rappresentante “Madonna e Santi” del XIV sec. (dono fam. Mazzucotelli).

Proseguendo si incontra l’altare della “Madonna del Rosario” con una statua di legno di stile barocco del XVII sec., ha manto azzurro e veste rosa trapunta di stelle, l’altare è in muratura con tabernacolo in marmo. Sul lato destro entrando si trova un fregio grottesco del Cinquecento e un fregio con testa, frammento di “Crocifissione” (dono fam. Vischi detti Merica); seguono uno strappo con “Cristo flagellato” del XIV sec. (dono fam. Curti e Guerra) e lo strappo con “San Cristoforo e Santi” proveniente dal campanile. In un minuscolo vano è murata una lapide che ricorda gli affreschi strappati e donati alla parrocchia per interessamento di don Alfredo Comi.

Sempre sulla destra, di fronte all’altare della Madonna, c’è l’altare in muratura del patrono della chiesa, San Giovanni Battista raffigurato in un’ampia tela di fattura artigianale; accanto sta una tela più piccola raffigurante San Carlo Borromeo. Il presbiterio, infine, è dominato dal tabernacolo e dall’altare progettato dalla Scuola d’Arte Cristiana Beato Angelico, consacrato nel 1972; sulla sinistra c’è una tela con “Madonna con Bambino e Santi” e un mezzo busto del donatore A. Vischi, sulla destra c’è invece una tela con “Madonna del Rosario”, lavoro artigianale del 1637.

L’edificio nella sua interezza e le opere che vi stanno, necessitano di importanti restauri che saranno realizzati in futuro, quando si avrà la possibilità di reperire le ingenti somme che questi interventi richiedono.

 

Indirizzo: Via Val Cavargna - Cusino (CO)

(Fonte: http://www.comune.cusino.co.it/c013085/zf/index.php/comunita-religiose/index-chiesa/dettaglio-chiesa/chiesa/1/back/chiesa)

 

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