Il SIC IT 2040011 “Monte Vago – Val di Campo – Val Nera ” (chiamato in seguito SIC) è localizzato in provincia di Sondrio (Lombardia, Italia settentrionale) ed appartiene alla regione biogeografica alpina della Rete Natura 2000. Il sito si trova interamente sul territorio comunale di Livigno e il suo limite occidentale confina con la Svizzera. Il SIC confina a Ovest con il SIC “Valle della Forcola” e a Sud-Est con il SIC “Val Viola Bormina – Ghiacciaio di Cima dei Piazzi”. L’intero limite settentrionale del SIC si sviluppa sul confine di stato tra Italia e Svizzera. Il turismo nel sito è un fenomeno in costante crescita, nonostante non siano presenti all’interno delle valli principali (Campo, Vago e Nera) strutture di accoglienza turistica. È presente invece un punto di ristoro nel Rifugio la Tridentina sul Passo della Forcola di Livigno, dove è possibile anche pernottare. Un itinerario da trekking molto frequentato è il sentiero che dalla Forcola porta verso il Monte Vago; qui si possono osservare alcuni laghetti alpini (Lago del Vago). Appena fuori dal SIC, nella Valle delle Mine, è presente un altro punto di ristoro, presso la Malga delle Mine, proprietà del Comune di Livigno. L’edificio di abitazione, recentemente ben ristrutturato è abbinato alla sottostante stalla. La zona, grazie a interventi della CMAV è dotata di cartellonistica sul SIC e di un itinerario botanico, con pannelli lungo la strada. Essendo le possibilità di alloggio limitate al solo Rifugio Tridentina, quasi tutte le visite sono giornaliere e per la gran parte escursionistiche. La zona ha anche un discreto richiamo alpinistico per la presenza di vette interessanti come il Monte Vago, il Pizzo Paradisino e il Pizzo Val Nera. La fruizione turistica invernale pare non essere molto sviluppata, ed è limitata a escursioni con racchette da neve e sci alpinistiche. Probabile, anche se non accertato, l’elisky. Non sono presenti nel Sic impianti di risalita. Le attività agro-silvo-pastorali riscontrate nel sito si limitano al pascolo di bovini, cha avviene nei fondovalle della Valle della Forcola, della Val d’Orsera, della Valle Vago, Val di Campo e della Val Nera, con il bestiame proveniente dall’Alpe Vago nella piana della Croce del Vago. Anche il versante della Valle delle Mine nel SIC è interessato dal pascolo dei capi provenienti dalla Malga della Mine presso il Baitel del Grasso degli Agnelli. Paesaggisticamente molto vario e con numerose aree ad elevata spettacolarità, il SIC tutela per intero le vallate della Val D’Orsera (dove nasce il torrente Spöl), della Val Nera e della Val di Campo, che si uniscono poi nella Valle Vago, e parte del versante occidentale della Valle delle Mine. Tutto il versante orientalemeridionale della Valle della Forcola (sulla destra idrografica del Torrente Spöl) si trova all’interno del sito. Si sviluppano all’interno del SIC rilievi montuosi di grande rilevanza, in particolar modo il massiccio del Monte Vago, la Cresta del Pizzo Paradisino – Pizzo Val Nera, che prosegue verso nord con il Corno delle Capre e il Monte del Buon Curato. Le principali vette del SIC sono il Pizzo Paradisino (3298 m), il Pizzo Val Nera (3150 m), le Corna di Capra (3133 m), il Monte Vago (3059 m) e la Punta Orsera (3032 m ). Il sito è caratterizzato dalla presenza alle quote più basse di foreste di conifere e sui pendii montani di boscaglie e arbusteti. Nei fondovalle è diffusa la presenza di pascoli e, a un livello altitudinale più elevato, sono comuni le praterie alpine. Nelle aree a maggiore altitudine e a pendenza più elevata, dominano le pietraie, i ghiaioni, le pareti rocciose silicee, i rock glaciers e i ghiacciai permanenti. Il turismo è un’attività abbastanza diffusa all’interno del SIC principalmente come escursionismo e alpinismo. Principali attrazioni del sito sono la cascata della Val di Campo, situata all’intersezione tra la Val di Campo e la Val Nera, il rock glacier dell’alta Val di Campo e le vetta del Monte Vago. Il cicloturismo interessa solo un breve tratto della Valle della Forcola, dove il percorso ciclabile sul fondovalle passa alla destra del torrente, rientrando nei limiti del SIC.
Il SIC IT 2040011 “Monte Vago – Val di Campo – Val Nera ” (chiamato in seguito SIC) è localizzato in provincia di Sondrio (Lombardia, Italia settentrionale) ed appartiene alla regione biogeografica alpina della Rete Natura 2000. Il sito si trova interamente sul territorio comunale di Livigno e il suo limite occidentale confina con la Svizzera. Il SIC confina a Ovest con il SIC “Valle della Forcola” e a Sud-Est con il SIC “Val Viola Bormina – Ghiacciaio di Cima dei Piazzi”. L’intero limite settentrionale del SIC si sviluppa sul confine di stato tra Italia e Svizzera. Il turismo nel sito è un fenomeno in costante crescita, nonostante non siano presenti all’interno delle valli principali (Campo, Vago e Nera) strutture di accoglienza turistica. È presente invece un punto di ristoro nel Rifugio la Tridentina sul Passo della Forcola di Livigno, dove è possibile anche pernottare. Un itinerario da trekking molto frequentato è il sentiero che dalla Forcola porta verso il Monte Vago; qui si possono osservare alcuni laghetti alpini (Lago del Vago). Appena fuori dal SIC, nella Valle delle Mine, è presente un altro punto di ristoro, presso la Malga delle Mine, proprietà del Comune di Livigno. L’edificio di abitazione, recentemente ben ristrutturato è abbinato alla sottostante stalla. La zona, grazie a interventi della CMAV è dotata di cartellonistica sul SIC e di un itinerario botanico, con pannelli lungo la strada. Essendo le possibilità di alloggio limitate al solo Rifugio Tridentina, quasi tutte le visite sono giornaliere e per la gran parte escursionistiche. La zona ha anche un discreto richiamo alpinistico per la presenza di vette interessanti come il Monte Vago, il Pizzo Paradisino e il Pizzo Val Nera. La fruizione turistica invernale pare non essere molto sviluppata, ed è limitata a escursioni con racchette da neve e sci alpinistiche. Probabile, anche se non accertato, l’elisky. Non sono presenti nel Sic impianti di risalita. Le attività agro-silvo-pastorali riscontrate nel sito si limitano al pascolo di bovini, cha avviene nei fondovalle della Valle della Forcola, della Val d’Orsera, della Valle Vago, Val di Campo e della Val Nera, con il bestiame proveniente dall’Alpe Vago nella piana della Croce del Vago. Anche il versante della Valle delle Mine nel SIC è interessato dal pascolo dei capi provenienti dalla Malga della Mine presso il Baitel del Grasso degli Agnelli. Paesaggisticamente molto vario e con numerose aree ad elevata spettacolarità, il SIC tutela per intero le vallate della Val D’Orsera (dove nasce il torrente Spöl), della Val Nera e della Val di Campo, che si uniscono poi nella Valle Vago, e parte del versante occidentale della Valle delle Mine. Tutto il versante orientalemeridionale della Valle della Forcola (sulla destra idrografica del Torrente Spöl) si trova all’interno del sito. Si sviluppano all’interno del SIC rilievi montuosi di grande rilevanza, in particolar modo il massiccio del Monte Vago, la Cresta del Pizzo Paradisino – Pizzo Val Nera, che prosegue verso nord con il Corno delle Capre e il Monte del Buon Curato. Le principali vette del SIC sono il Pizzo Paradisino (3298 m), il Pizzo Val Nera (3150 m), le Corna di Capra (3133 m), il Monte Vago (3059 m) e la Punta Orsera (3032 m ). Il sito è caratterizzato dalla presenza alle quote più basse di foreste di conifere e sui pendii montani di boscaglie e arbusteti. Nei fondovalle è diffusa la presenza di pascoli e, a un livello altitudinale più elevato, sono comuni le praterie alpine. Nelle aree a maggiore altitudine e a pendenza più elevata, dominano le pietraie, i ghiaioni, le pareti rocciose silicee, i rock glaciers e i ghiacciai permanenti. Il turismo è un’attività abbastanza diffusa all’interno del SIC principalmente come escursionismo e alpinismo. Principali attrazioni del sito sono la cascata della Val di Campo, situata all’intersezione tra la Val di Campo e la Val Nera, il rock glacier dell’alta Val di Campo e le vetta del Monte Vago. Il cicloturismo interessa solo un breve tratto della Valle della Forcola, dove il percorso ciclabile sul fondovalle passa alla destra del torrente, rientrando nei limiti del SIC.