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IL RACCONTO DEL TOUR IN VAL VIOLA

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    Il 10 Luglio Ersaf, insieme a Valtellina Turismo, ha organizzato un educational Tour lungo la ciclovia E-bike all’interno della Val Viola. Ecco com'è andata!

    Isolaccia-Valdidentro

    Il tour è iniziato in Valdidentro ad Isolaccia, con la consegna delle e-bike presso l’E-stelvio e con le prime istruzioni per l'uso delle bici e alcuni consigli di guida.

    Per chi arrivava in auto, è stato possibile parcheggiare presso la cabinovia Cima Piazzi Happy Mountain.

    Da lì il team è partito alla volta del rifugio Val Viola, un percorso di difficoltà medio/facile,  ma che grazie all’e-bike è stato semplice affrontare.

    Pordenosso e Laghi di Cancano

    Pedenosso foto by Baruffaldi

    Il percorso prevede un primo tratto su asfalto seguendo i primi chilometri della salita verso i Laghi di Cancano, ripercorrendo il passaggio nell’abitato di Pedenosso che ha caratterizzato la 18^ Tappa del Giro d’Italia 2020.

    La prima salita ha permesso di guadagnare quota, fino all’inizio della stupenda passeggiata nel bosco, lungo la Decauville, sede di una vecchia ferrovia a scartamento ridotto. La strada carrabile è qui pianeggiante ed ha consentito di godersi paesaggi stupendi di fronte alla Cima Piazzi e al suo ghiacciaio.

    Una volta raggiunta la località di Arnoga, si proseguirà sul tratto asfaltato della valle che collega l’Italia alla Svizzera per circa 5 km, inizierà poi un percorso sterrato più impegnativo sino a raggiungere il rifugio, godendosi il contesto spettacolare del paesaggio dei pascoli in quota.

    Il Rifugio Viola

    Rifugio Viola- foto by Baruffaldi

    Una volta raggiunto il rifugio è stato bello poter godere del paesaggio montano, e godere del pranzo tutto a base di prodotti tipici locali (polenta accompagnata da spezzatino alle erbe di montagna, preparato seguendo l’antica ricetta della nonna, “luganighe” alla piastra, formaggio d’alpe, ed infine torta con farina di grano saraceno e mirtilli fatta in casa e caffè della moka col “palin” di salice).

    Una breve nota turistica: Ogni giorno il rifugio propone un pranzo tipico che vede come protagonista la polenta gialla, preparata sul fuoco a legna o grigliata. Questa tradizione portata avanti negli anni ha fatto sì che gli amici della vicina Svizzera soprannominassero il Rifugio “Polentahütte”, che significa proprio “casa della polenta”.

    Il ritorno? Alcuni si sono spinti su fino al Passo Viola per vedere il lato di là, in Svizzera.

    La Valle e il rifugio Dosdè 

    Rifugio Federico Val Dosdè

    Altri si sono diretti giù sulla via del ritorno, ma facendo una deviazione verso la val Dosdè e l’omonimo rifugio (altro spettacolo della natura).

    Alla fine tutti i bikers si sono ritrovati per condividere una birra prima di andare a casa, certi di aver vissuto una giornata indimenticabile!

    Mappa dei luoghi citati

    Dettagli della tratta descritta:

    Durata: 5 ore 

    Lunghezza: 60 km 

    Dislivello: 1.300 metri