Risalendo la strada per Postalesio, lungo il versante destro della Valtellina, e superato l'abitato, attorno a quota 750 circa i tornanti si spingono entro la valle laterale del torrente Caldenno, in località Il Prato; da qui parte uno dei più interessanti sentieri escursionistici della zona, segnalato per la possibilità che offre di gettare lo sguardo su di un panorama veramente curioso: addentrandosi a piedi lungo esso, infatti, a una curva appare all'improvviso un inaspettato scenario di guglie e pinnacoli, con grandi massi levigati appoggiati apparentemente in bilico su esili pilastri di terra.
Sono le "piramidi", bizzarre forme di erosione sviluppate su un deposito sedimentario estremamente eterogeneo, costituito da sabbia fine, limo, sabbia grossolana e ghiaia mescolate in un impasto compatto, quasi cementato, dal quale sporgono di tanto in tanto grandi blocchi arrotondati: è questo il tipico aspetto che assumono i depositi glaciali, che qui ammantano con una spessa coltre il versante appena sotto, annidati e protetti dallo sperone di roccia che costringe il torrente a una brusca curva.
Dal sentiero, lo sguardo spazia verso la valle principale, che attorno a 18000 anni fa doveva essere occupata dal grande ghiacciaio abduano, e può immaginarlo, quando con la sua massa riempiva la Valtellina sino ai 2000 m di quota circa, alimentato nel suo percorso dalle lingue glaciali delle valli laterali. Soprattutto allo sbocco di queste ultime, i detriti trascinati lungo i fianchi della massa ghiacciata tendevano a deporsi, compattati dalla sua spinta contro ostacoli naturali quali sporgenze e anfratti lungo il versante.
Ritiratosi definitivamente il ghiacciaio, il torrente ha inciso rapidamente i materiali da esso deposti, complessivamente poco resistenti, e le acque di ruscellamento hanno contribuito a rimuovere grano per grano quanto affiorava sulle superfici fresche, non più protette dalla vegetazione che nel frattempo aveva riconquistato i versanti, stabilizzandoli.
Una miriade di rivoletti d'acqua si incanalava man mano, incidendo fitti solchi convergenti verso il fondovalle, separati da sottili diaframmi di materiale forse solo un poco più compatto. Quando l'erosione metteva allo scoperto un blocco di maggiori dimensioni, questo agiva da scudo per i detriti sottostanti, proteggendoli dall'azione delle acque.
Così, mentre il lavorio procedeva tutt'attorno, sotto i blocchi isolati resistevano ampie porzioni di sedimento, modellate in ardite colonne isolate.
Questo tipo di erosione può continuare sino a che c'è deposito glaciale da "scolpire".
Mentre le piramidi più vecchie a poco a poco si assottigliano sino a far crollare il blocco che le ha generate, divenendo facile preda dello smantellamento, altre se ne formano a fianco; il fronte dell'erosione stesso si espande lateralmente, mangiando via via porzioni di boscaglia, e modellando nuove forme nel terreno denudato.
Anche a Postalesio quindi le piramidi di terra sono una morfologia tanto spettacolare quanto effimera, destinate a perire per mano dello stesso agente che le ha generate; ma il loro paesaggio nel complesso si mantiene, in un continuo divenire di forme che nascono, si evolvono, si disgregano, perché il fenomeno che le genera è tutt'ora in atto, legato alle condizioni geologiche e climatiche attuali.
Così, i visitatori che si inoltrano lungo il comodo sentiero attrezzato per immergersi nel cuore del paesaggio delle piramidi, vedono uno spettacolo molto diverso da quello che si presentava ai nostri antenati, o che vedranno i nostri nipoti; il fascino di questa località nascosta entro una valle laterale è proprio in questo farci entrare nel vivo dei fenomeni in atto nel modellare il territorio.
Descrizione del video:
Le Piramidi di Terra di Postalesio
Un angolo di paesaggio particolare e suggestivo, le Piramidi di Terra di Postalesio sono considerate importanti sia dal punto di vista geologico-geomorfologico, ma anche estetico e culturale; vengono quindi considerati dei geositi, inclusi tra i geositi della provincia di Sondrio ma anche nell’inventario nazionale dei geositi dell’ISPRA.
Come si originano le Piramidi di Terra
Le Piramidi di Terra di Postalesio sono forme del paesaggio derivanti dall'azione dell'acqua che scorre libera lungo il versante, definita acqua dilavante. Sono quindi delle forme di erosione o di incisione, e non sono invece delle forme di costruzione, ovvero non derivano dall'accumulo di materiali.