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GROTTE DEL MONTE FENERA

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Dei complessi ipogei del monte che si aprono sulla parete Ovest, due sono particolarmente interessanti dal punto di vista speleologico:

  • La grotta "Buco della Bondaccia", a quota 690 metri s.l.m. ha uno sviluppo complessivo di circa 400 metri e massimi dislivelli interni di -85 metri; per le sue medie difficoltà di percorso viene considerata la palestra degli speleologi.

  • La grotta "delle Arenarie", a quota 770 metri s.l.m., ha uno sviluppo di circa 3.000 metri e una profondità massima di 150 metri circa. E' così denominata perché si apre nella zona arenacea del monte per sprofondare, a meno di dieci metri dall'ingresso naturale, in cunicoli, strettoie, gallerie e pozzi, in un intrico di passaggi con splendide concrezioni.

Questo complesso ipogeo, considerate le sue notevoli difficoltà di percorso, richiede l'accompagnamento di esperti speleologi e, ovviamente, una adeguata attrezzatura.
La grotta ha un secondo ingresso, aperto artificialmente nella roccia, che ha efficacemente agevolato l'accesso al fondo della cavità.
Altre grotte quali quelle "della Torre", "dei Pipistrelli", e "del Laghetto", più limitate ed interne a grotte di interesse preistorico, sono visitabili, previo accordo con la Direzione del Parco.
Le cavità si raggiungono normalmente dalla frazione di Borgosesia Fenera S. Giulio, attraverso un ripido sentiero.

MAPPA