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Museo delle attivita' contadine "come eravamo" (borgomanero)

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Descrizione

Il museo delle attività contadine nasce a Santa Cristina nel 1992 ed è legato all'associazione "Gruppo per la civiltà agricola locale" che si ripropone di custodire e presentare numerosi oggetti raccolti inizialmente dal dottor Dino Cerutti di Borgomanero e da altri appassionati locali.
La collezione, ospitata presso l’ex Palazzo Bono, si articola in una galleria e cinque sale dove viene proposta la ricostruzione del tipico ambiente contadino.

Nella cucina e nella camera da letto sono presenti oltre all'arredamento anche gli abiti tipici e le suppellettili. Particolarmente suggestiva è la ricostruzione dell'aula scolastica. Si possono inoltre ammirare numerosi attrezzi da lavoro e fotografie d'epoca, oltre a santini e arredi religiosi appartenuti agli Oblati. Le pareti che affiancano la scala sono ricoperte da attrezzi agricoli e antiche fotografie.


Recentemente è stata aperta al pubblico anche la cantina. All’interno di questo ambiente verranno descritte le fasi della vinificazione grazie all’ausilio di pannelli illustrativi. Il locale, sede di conferenze ed eventi, presenta una lunga volta con mattoni a vista; di fronte all’ingresso si trova un piccolo pozzo ricostruito e l’ambiente della stalla.

MAPPA

Il museo delle attività contadine nasce a Santa Cristina nel 1992 ed è legato all'associazione "Gruppo per la civiltà agricola locale" che si ripropone di custodire e presentare numerosi oggetti raccolti inizialmente dal dottor Dino Cerutti di Borgomanero e da altri appassionati locali.
La collezione, ospitata presso l’ex Palazzo Bono, si articola in una galleria e cinque sale dove viene proposta la ricostruzione del tipico ambiente contadino.

Nella cucina e nella camera da letto sono presenti oltre all'arredamento anche gli abiti tipici e le suppellettili. Particolarmente suggestiva è la ricostruzione dell'aula scolastica. Si possono inoltre ammirare numerosi attrezzi da lavoro e fotografie d'epoca, oltre a santini e arredi religiosi appartenuti agli Oblati. Le pareti che affiancano la scala sono ricoperte da attrezzi agricoli e antiche fotografie.


Recentemente è stata aperta al pubblico anche la cantina. All’interno di questo ambiente verranno descritte le fasi della vinificazione grazie all’ausilio di pannelli illustrativi. Il locale, sede di conferenze ed eventi, presenta una lunga volta con mattoni a vista; di fronte all’ingresso si trova un piccolo pozzo ricostruito e l’ambiente della stalla.