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ORATORIO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA (VILLADOSSOLA)

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1450-1460: Decennio in cui viene probabilmente costruito l’edificio. 1530-1550: Viene affrescato il catino dell’abside. XVII secolo: L’ edificio viene ampliato verso la facciata e dotato di campanile a vela. 1622: Giovanni Barallo include nel suo testamento un legato, gravante su di una sua proprietà terriera, perché ogni anno, il giorno di Santa Croce (3 maggio), in perpetuo, a spese dei suoi eredi, sia distribuita una elemosina di uno staio (dm3 32,5) di segale ai poveri e alle persone convenute nell’oratorio di S. Giovanni Evangelista.

1682: II notaio Giovanni Gemina di Zonca, un tal Del Bianco di Sogno e Giovanni Silvetti di Pallanzeno dotano l’oratorio, a loro spese, di un beneficio per celebrarvi la Messa. Il beneficio consente di eleggere a cappellano, con l’obbligo della celebrazione, il chierico Giovanni Pirossetti di Sogno.

1688: Giovanni Antonio Sarazzi include nel suo testamento un legato che impegna i suoi eredi a versare 200 lire imperiali all’amministrazione dell’oratorio, col fine di acquistare un fondo agricolo il cui reddito venga destinato alla celebrazione di una messa settimanale e alla manutenzione dell’edificio. 1804: II parroco di Villa Bariletta ottiene dall’ordinario diocesano il permesso di trasferire la celebrazione della Messa nella chiesa della Noga. 1850-1860: Gli affreschi vengono ridipinti dal pittore Giovan Pietro Tosi di Villa per dare esecuzione all’intento degli amministratori di restituire l’integrità delle immagini e appagare la devozione dei fedeli.

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