Fai login per aggiungere ai preferiti

CHIESA DI SANTA MARIA DEL PIAGGIO (VILLADOSSOLA)

Fai login per aggiungere ai preferiti

  • Home
  • CHIESA DI SANTA MARIA DEL PIAGGIO (VILLADOSSOLA)

Addossata a uno sperone di roccia detto anticamente “Sasso di Santa Maria” venne costruita quando il corso del torrente Ovesca era più profondo di quello attuale e non costituiva un pericolo per l’edificio quale si rivelò nei secoli successivi. Sulla rupe, dove oggi, oltre alla chiesa, si trovano l’ex casa del cappellano e la sede del CAI di Villa, si ergeva anticamente un castello, distrutto nel secolo XIV; era stato costruito allo scopo di controllare la “Strada Francisca”, che nei pressi si divideva in due rami, “del Piaggio” e “oltre Ovesca”.

Forse la prima chiesa fu stata costruita in servizio del castello nel secolo IX. Per ritrovare il minuscolo vano che costituiva la primitiva cappella bisogna scendere nella cripta della chiesa attuale: in fondo al buio corridoio si trova la piccola navata appoggiata alla roccia a ovest, mentre a est si apre un’abside semicircolare.

Due finestre a doppia strombatura nell’abside e un’altra sul lato nord davano luce all’ambiente. Una piccola lastra di marmo trovata in loco serviva forse come mensa dell’altare. A questa costruzione primitiva fu in seguito appoggiata un’altra piccola navata con relativa abside; anch’essa presenta due strette finestre a doppia strombatura. Nel secolo XI, queste due cappelle affiancate furono rinforzate con archi e coperte da volte a crociera; è presente, nella prima cappella, un pilastro che regge la spinta delle volte; espediente necessario per costruire il pavimento della nuova chiesa, ottenuta innalzando i muri perimetrali e occupando le sporgenze rocciose a ovest.

La nuova chiesa ha due absidi in corrispondenza di quelle sottostanti ma un’unica aula e venne coperta da un solido e pesante tetto in piode. Con la costruzione della nuova chiesa non cessò di essere adibita al culto la sottostante cripta che, infatti, fino a quando le alluvioni del fiume Ovesca non la resero inagibile, era saltuariamente officiata. Ne è prova la decorazione pittorica risalente al secolo XV, della quale rimangono solo poveri e incerti brani.

Nell’abside settentrionale, in cui vi era un altare dedicato alla SS. Trinità, rimangono tracce di una serie di 12 apostoli. Il piccolo altare fu invece decorato verso la fine del secolo XIV dal “Pittore della Madonna di Re”, il quale vi affrescò nella parete anteriore una divota natività, ora conservata nella chiesa parrocchiale. Verso la fine del secolo XVI fu posta la statua lignea della Madonna, opera degli intagliatori Andrea e Domenico Merzagora di Craveggia.

MAPPA