LA CHIESA DI SAN VINCENZO A CERNOBBIO
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Nel cuore del centro storico di Cernobbio, a pochi passi dalla darsena, fra le caratteristiche stradine pedonali si apre improvvisa un'ariosa piazza, chiusa sul lato nordorientale dalla maestosa facciata della Chiesa di San Vincenzo; essa venne completata solo a metà '800 - su progetto dell’architetto Giacomo Bussi e grazie al contributo economico e morale del canonico di Sant’Ambrogio a Milano, don Gianorini - ma riecheggia nella facciata lo stile barocco, sottolineato dal contrasto cromatico degli elementi architettonici in cotto sul fondo intonacato color avorio.
L'impianto dell'edificio risale al pieno '700, dopo una tormentata serie di vicende, segnate da un lato dall'insufficienza della precedente chiesa, forse del XII secolo e successivamente ampliata, dall'altro dalla cronica povertà del borgo e della parrocchia, che a stento potevano permettersi lavori di miglioria.
All'interno, l'aula unica - arricchita da due altari laterali in marmo policromo - guida lo sguardo dell'osservatore verso l'altare maggiore, in legno dorato e dipinto: esso è però solo la copia fedele, eseguita sulla base della documentazione fotografica superstite, dell'originale settecentesco, distrutto in un incendio nel 1978 assieme ai quattro pannelli dipinti attribuiti alla scuola del Tiepolo.
Originali cinquecenteschi sono invece le acquasantiere e il battistero - realizzato grazie alle "devote offerte dei Cernobbiesi", come recita l'iscrizione su di esso - mentre seicentesca è la bella statua lignea della Madonna del Rosario, acquistata a spese dei molinari del borgo.
Ma l'oggetto forse più prezioso e spettacolare, oltre che più caro ai Cernobbiesi, è la Croce Processionale conservata nella canonica: rivestita in argento e oro e databile agli inizi del '500, essa è opera di uno dei più famosi orafi locali del tempo, Francesco di Ser Gregorio da Gravedona.
Il santuario di San Vincenzo è stato chiesa parrocchiale di Cernobbio sino al 1935, quando il titolo passò alla chiesa neoromanica del SS. Redentore, costruita in quegli anni per sopperire alle necessità di una popolazione ormai troppo numerosa per l'antico tempio.
Esso resta comunque, dal punto di vista artistico, la più importante chiesa della piccola cittadina, costituendone inoltre, col suo elegante campanile che svetta appena dietro le prime case, l'elemento più caratteristico per chi arriva dal Lago o si affaccia su di esso dal promontorio a nord.