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CICLOVIE IN PIEMONTE: UN PERCORSO TRA BIELLA E SESIA

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    Parti con noi alla scoperta della cultura e natura del Piemonte: Birra, vino e formaggi ti aspettano in sella alla tua bici. Leggi di più.

    Tra Biella e il Sesia: cultura e natura, vini e vulcani

    1. Biella

    Centro Storico

    Siamo in Piemonte, nel punto estremo in cui la pianura si frantuma nei primi rilievi che originano le Alpi. Siamo a Biella, una cittadina divisa su due quote: Biella Piano, la città bassa, e Biella Piazzo, la città alta, nucleo medievale diventato, dal ‘500, luogo di residenza delle principali famiglie nobili.

    Il nostro itinerario parte dalla Stazione di Biella e percorre la vivace Via Italia, l’antica via Maestra, per condurci in piazza Duomo. Tra la Cattedrale (di impianto gotico) e il bel Palazzo Seminarile (XVI sec.), si nasconde un piccolo e sobrio edificio, costruito in ciottoli di fiume e laterizi. È il Battistero: una delle poche e preziose testimonianze preromaniche del Piemonte.

    La gita di oggi – prevalentemente in piano – non darà certo problemi di batteria: vale dunque la pena fare una scappata su al Piazzo, passando per la rinascimentale Basilica di San Sebastiano, completamente affrescata.

    Birra, formaggio e Terzo Paradiso

    Lasciato il centro storico, si viene presto a scoprire la vocazione industriale di questa cittadina. La ciclovia passa proprio accanto agli storici stabilimenti presso cui è stato allestito il MeBO, recentissimo museo della birra e del formaggio (Menabrea e Botalla).

    Poco lontano, i locali di un ex lanificio sono stati convertiti in “Città dell'arte”. Si tratta di una Fondazione che nasce per dare forma concreta alla visione dell’artista biellese Michelangelo Pistoletto. La sua opera di maggior rilievo è il Terzo Paradiso, a simboleggiare (col “triplo” simbolo dell’infinito) la congiunzione tra arte e società, tra uomo e natura.

    2. Ecologia del paesaggio   

    Natura, appunto! I prossimi 20 km sono un zigzagare nel verde, tra campi e tratti di bosco. Su queste strade secondarie e pianeggianti il suggerimento è di osservare le zone di transizione tra ambiente agricolo e boschivo. Queste fasce, così come le siepi campestri che limitano i campi, in ecologia sono detti “ecotoni” e sono importantissimi per lo sviluppo della biodiversità.

    3. Masserano

    Palazzo dei Principi

    Varcando la via principale di Masserano ci si accorge subito dell’importanza storica di questo borgo. Un palazzo, di un bianco abbagliante di oltre 130 metri di facciata: è il Palazzo dei Principi; si possono visitare le sue sale decorate di stucchi e affreschi seicenteschi.

    Madonna nera

    Si passa davanti alla Parrocchiale, è impossibile non notarla, con un’insolita facciata a righe giallo-verdi! Qui, oltre a una tela cinquecentesca del Giovenone, è venerata la statua della Madonna Nera.

    Si tratta di un culto particolare, che – in questa zona - ha dato origine a un pellegrinaggio (il Cammino della Gran Madre) che attraversa borghi e natura, per approdare davanti alla celebre Madonna Nera del Santuario di Oropa.

    4. Il Vino: il Bramaterra e il Gattinara

    Strettissima - e molto buia! - è la via porticata che scende al Borgo Inferiore. Fuori dal paese, invece, sui dolci declivi assolati, vediamo comparire le prime vigne!

    Protetti dal Monte Rosa, questi colli generano vino sin dai tempi dei romani. Qui si produce il Bramaterra DOC (passeremo poi davanti a un piccolo museo), poco più in là - sugli ultimi rilievi prima del Sesia - si produce il pregiato e corposo Gattinara DOCG. Per valorizzare questa raffinata tradizione e il suo paesaggio, nei suoi punti più panoramici, sono state realizzate alcune installazioni artistiche: enormi calici di ferro!

    5. Rive Rosse

    Non si può passare in questa zona con una ebike, senza andare alle Rive Rosse. Siamo in una delle località con i percorsi mountain bike più entusiasmanti del Piemonte.

    Fuori Masserano, deviamo dall’asfalto della ciclovia per salire su questi particolarissimi rilievi di terra assolutamente rossa! Un “super vulcano” sotterraneo, attivo 290 milioni di anni fa, ha fatto emergere - dal profondissimo sottosuolo - graniti e colate laviche che, con la presenza di ferro, hanno dato questa colorazione unica. Come rinunciare a scendere in bici questi aridi crinali, erosi in particolarissimi calanchi rosa?

    6. Conclusione

    Gattinara

    Conquistata anche la Torre delle Caselle (XI sec) e i ruderi del Castello di San Lorenzo non resta che scendere a Gattinara. Qui grappoli d’uva crescono persino sulle formelle in cotto che decorano portale gotico della Parrocchiale!

    Romagnano Sesia

    Giunti al Sesia, grazie al nuovo ponte (il precedente crollò in una piena del 2020), possiamo fare un giro a Romagnano (Ponte Medievale, Torre del Pretorio, Cantina dei Santi) prima di rimettere la bici sul treno.

     

    Ma quanto è bella la nostra Italia!

    A cura di Federica Amelio

     

    Mappa dei luoghi citati

    Tappe: Biella, Masserano, Roasio, Lozzolo, Gattinara, Romagnano Sesia

    https://www.google.com/maps/d/edit?mid=12eC5Kc4z-n0XqRE1XxUlYMgbqj9Ru0aM&ll=45.58491136315972%2C8.157391367337338&z=12

    Dettagli tratta descritta