Alla scoperta della Valcuvia in bici. In questa breve guida troverai tutte le informazioni sulla tratta Laveno - Rancio Valcuvia da percorrere con la tua e-bike e i punti di interesse situati lungo il percorso ciclabile.
Il rombo del motore echeggia nel golfo. Aumenta di giri, mentre l’elica arruffa l’acqua in vortici di schiuma. È l’attracco. Siamo a Laveno, dove le giornate sono scandite dall’alternarsi dei traghetti e dal fischio d’arrivo dei treni delle Ferrovie Nord.
Il racconto della prima tappa della ciclovia e-bike, parte da questa ansa lombarda del Lago Maggiore.
Laveno è famosa per le sue ceramiche, che oggi vengono custodite in un delizioso museo nella frazione di Cerro distante 3 km dalla città, e che hanno coinvolto personalità del calibro di Gio Ponti e Portaluppi.
Ma anche la bidonvia è famosa nel paese, perché permette di raggiungere il Sasso del Ferro con un panoramico impianto a fune, e poter osservare un panorama mozzafiato.
Ma dove eravamo rimasti? Ah sì, in sella all’ebike!
Imbocchiamo la pista ciclabile che in 5 km ci porterà a Cittiglio, dove purtroppo si interrompe.
Tra qualche anno sarà̀ pronto il tratto mancante. Per ora dobbiamo accontentarci di seguire i segnavia della 3V (la Via Verde Varesina) fino a Cuveglio.
Questa ciclabile collegherà̀ due località̀ affacciate sul medesimo lago, Laveno e Luino, attraverso una valle interna – la Valcuvia – davvero ricca di sorprese.
La prima sorpresa si trova a Casalzuigno: è Villa della Porta Bozzolo, del FAI – Fondo Ambiente Italiano.
Una tappa qui è obbligatoria: il solo sbirciare dalle sbarre del barocco cancello vi lascerà senza parole. Lo scenografico parco prospetta sulla vallata con terrazze, scaloni e fontane.
La villa, che nel Cinquecento era una residenza di campagna, nel Settecento fu trasformata in “Dimora di Delizie”. Si susseguono saloni, corridoi, camere e salotti, decorati da eleganti pitture e finte architetture…
Si riparte in direzione Cuveglio, dove inizia la ciclabile.
Ma perché non fare una piccola sosta per osservare la Torre difensiva medievale, simbolo del paese?
La ciclabile è davvero piacevole. Attraversa campi coltivati e tratti di bosco rado, costeggiando il torrente Boesio, di cui ne replica le anse: è tutta a curve!
Per i bikers buongustai c’è una tappa immancabile tra Cuveglio e Rancio: l’Azienda agricola “Il Vallone”.
Qui si può acquistare la deliziosa Formaggella del luinese DOP in compagnia di mucche e caprette al pascolo grazie a cui si produce questo storico formaggio locale.
Arrivati in prossimità di un sottopasso è il momento di lasciare il fondovalle alla volta di Rancio, un tranquillo e autentico borgo rurale.
Troveremo molte immagini devozionali dipinte sulle case mentre, nelle corti interne, vecchi fienili e ballatoi in legno.
Inoltre, è interessante ricordare come Rancio sia stato lo sfondo del primo episodio della Resistenza partigiana, avvenuto sul Monte San Martino a Nord della vallata.
La ciclovia e-bike qui prosegue in salita verso il Brinzio, dove, agli appassionati di archeologia militare, consiglio una deviazione di 1,5 km vero Cassano Valcuvia.
Sparse nei boschi, alle pendici del Monte San Martino e sul promontorio di San Giuseppe, ci sono le fortificazioni della Linea Cadorna, fatte costruire nel 1917 per far fronte a un possibile attacco (per fortuna mai verificatosi!) proveniente dal confine Nord, con la Svizzera.
Potrete liberamente percorrere le trincee – perfettamente mantenute - e avventurarvi, con la pila, nelle gallerie sotterranee di collegamento tra le varie postazioni, all’aperto o blindate... Un’esperienza unica!
Alla scoperta della Valcuvia in bici. In questa breve guida troverai tutte le informazioni sulla tratta Laveno - Rancio Valcuvia da percorrere con la tua e-bike e i punti di interesse situati lungo il percorso ciclabile.
Il rombo del motore echeggia nel golfo. Aumenta di giri, mentre l’elica arruffa l’acqua in vortici di schiuma. È l’attracco. Siamo a Laveno, dove le giornate sono scandite dall’alternarsi dei traghetti e dal fischio d’arrivo dei treni delle Ferrovie Nord.
Il racconto della prima tappa della ciclovia e-bike, parte da questa ansa lombarda del Lago Maggiore.
Laveno è famosa per le sue ceramiche, che oggi vengono custodite in un delizioso museo nella frazione di Cerro distante 3 km dalla città, e che hanno coinvolto personalità del calibro di Gio Ponti e Portaluppi.
Ma anche la bidonvia è famosa nel paese, perché permette di raggiungere il Sasso del Ferro con un panoramico impianto a fune, e poter osservare un panorama mozzafiato.
Ma dove eravamo rimasti? Ah sì, in sella all’ebike!
Imbocchiamo la pista ciclabile che in 5 km ci porterà a Cittiglio, dove purtroppo si interrompe.
Tra qualche anno sarà̀ pronto il tratto mancante. Per ora dobbiamo accontentarci di seguire i segnavia della 3V (la Via Verde Varesina) fino a Cuveglio.
Questa ciclabile collegherà̀ due località̀ affacciate sul medesimo lago, Laveno e Luino, attraverso una valle interna – la Valcuvia – davvero ricca di sorprese.
La prima sorpresa si trova a Casalzuigno: è Villa della Porta Bozzolo, del FAI – Fondo Ambiente Italiano.
Una tappa qui è obbligatoria: il solo sbirciare dalle sbarre del barocco cancello vi lascerà senza parole. Lo scenografico parco prospetta sulla vallata con terrazze, scaloni e fontane.
La villa, che nel Cinquecento era una residenza di campagna, nel Settecento fu trasformata in “Dimora di Delizie”. Si susseguono saloni, corridoi, camere e salotti, decorati da eleganti pitture e finte architetture…
Si riparte in direzione Cuveglio, dove inizia la ciclabile.
Ma perché non fare una piccola sosta per osservare la Torre difensiva medievale, simbolo del paese?
La ciclabile è davvero piacevole. Attraversa campi coltivati e tratti di bosco rado, costeggiando il torrente Boesio, di cui ne replica le anse: è tutta a curve!
Per i bikers buongustai c’è una tappa immancabile tra Cuveglio e Rancio: l’Azienda agricola “Il Vallone”.
Qui si può acquistare la deliziosa Formaggella del luinese DOP in compagnia di mucche e caprette al pascolo grazie a cui si produce questo storico formaggio locale.
Arrivati in prossimità di un sottopasso è il momento di lasciare il fondovalle alla volta di Rancio, un tranquillo e autentico borgo rurale.
Troveremo molte immagini devozionali dipinte sulle case mentre, nelle corti interne, vecchi fienili e ballatoi in legno.
Inoltre, è interessante ricordare come Rancio sia stato lo sfondo del primo episodio della Resistenza partigiana, avvenuto sul Monte San Martino a Nord della vallata.
La ciclovia e-bike qui prosegue in salita verso il Brinzio, dove, agli appassionati di archeologia militare, consiglio una deviazione di 1,5 km vero Cassano Valcuvia.
Sparse nei boschi, alle pendici del Monte San Martino e sul promontorio di San Giuseppe, ci sono le fortificazioni della Linea Cadorna, fatte costruire nel 1917 per far fronte a un possibile attacco (per fortuna mai verificatosi!) proveniente dal confine Nord, con la Svizzera.
Potrete liberamente percorrere le trincee – perfettamente mantenute - e avventurarvi, con la pila, nelle gallerie sotterranee di collegamento tra le varie postazioni, all’aperto o blindate... Un’esperienza unica!