Il Museo Storico Etnografico nasce nel 1973 per iniziativa di Maria Adriana Prolo (già fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino), Fernanda Renolfi, Carlo Dionisotti ed un gruppo di appassionati studiosi di tradizioni, costumi e cultura locale.
In anni di forti trasformazioni economiche e sociali, l’iniziativa del museo ha preso origine dall’opportunità di raccogliere attraverso donazioni, conservare ed esporre testimonianze della cultura materiale legate alla vita rurale, alle relazioni sociali, alle attività artigianali e manifatturiere.
Inizialmente stabilito in un seicentesco stabile nel centro storico, il museo si è notevolmente ampliato, fino a determinare l’opportunità di una nuova sede, stabilita, nell’anno 2006, in Villa Caccia, con il contributo della Regione Piemonte e del Comune di Romagnano.
L’istituzione costituisce oggi, per Romagnano Sesia e il territorio, una risorsa fondamentale nell’ambito della tutela dei beni culturali, divenendo luogo di valorizzazione delle radici storiche, come strumento di formazione culturale per tutti i cittadini.
Il Museo Storico Etnografico nasce nel 1973 per iniziativa di Maria Adriana Prolo (già fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino), Fernanda Renolfi, Carlo Dionisotti ed un gruppo di appassionati studiosi di tradizioni, costumi e cultura locale.
In anni di forti trasformazioni economiche e sociali, l’iniziativa del museo ha preso origine dall’opportunità di raccogliere attraverso donazioni, conservare ed esporre testimonianze della cultura materiale legate alla vita rurale, alle relazioni sociali, alle attività artigianali e manifatturiere.
Inizialmente stabilito in un seicentesco stabile nel centro storico, il museo si è notevolmente ampliato, fino a determinare l’opportunità di una nuova sede, stabilita, nell’anno 2006, in Villa Caccia, con il contributo della Regione Piemonte e del Comune di Romagnano.
L’istituzione costituisce oggi, per Romagnano Sesia e il territorio, una risorsa fondamentale nell’ambito della tutela dei beni culturali, divenendo luogo di valorizzazione delle radici storiche, come strumento di formazione culturale per tutti i cittadini.