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CHIESA DELLA SS. TRINITA' (VALFURVA)

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Il tetto della chiesa, con il suo campaniletto a vela, sovrasta di poco le basse case vicine, e il sagrato è ridotto a una striscia di terra delimitata da un muretto. L'edificio prospetta sulla via con una sobria facciata a capanna e la modesta porta in legno è contornata solo da una fascia intonacata; sopra, entro una lunetta, è affrescata l'immagine della Trinità, a richiamare visivamente l'intitolazione della chiesa.

L'impianto planimetrico è dei più semplici, ad aula unica e abside quadrangolare, con piccola sagrestia sormontata da una stanza che fungeva da sede per il Monte di pietà. Una scala esterna consente di raggiungere la loggia in controfacciata, elemento ricorrente nelle chiesette della zona. Entrando, lo sguardo è catturato dai vivaci affreschi dell'abside, eseguiti nel 1546 dall'ormai anziano Vincenzo de Barberis, pittore di Brescia operoso tra Milano e la Valtellina, noto soprattutto per aver eseguito, anni prima, vaste decorazioni a soggetto profano nella dimora rinascimentale più importante della Valtellina, palazzo Besta di Teglio.

Sopra la mensa d'altare è appoggiata un'ancona in legno dipinto e dorato, che il restauro ha liberato da pesanti e mortificanti ridipinture. Rientra nel tipo a sportelli, essendo dotata di ante che venivano aperte solo in occasione delle celebrazioni, e malgrado la struttura a scrigno e certi tratti richiamino i modi delle fiorenti botteghe tirolesi, la si pensa uscita da una bottega operosa in Valtellina a fine Cinquecento.

 

Indirizzo: Strada Vicinale di Teregua (Al limite del centro abitato, distinguibile dal contesto) - Teregua, Valfurva (SO)

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