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CHIESA DI S. STEFANO (DONGO)

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La chiesa si sviluppa ad unica navata con cappelle laterali e presbiterio quadrangolare; ai lati dell'altare due accessi immettono nella sacrestia, a destra, e nella Cappella delle Confraternite, a sinistra, che conservano entrambe le strutture e le decorazioni ad affresco delle absidi della precedente chiesa. Le strutture murarie sono a tessitura mista in blocchi e bozze di pietra locale, intonacate sia all'esterno che all'interno. La copertura è a tetto a due falde con manto in lastre di pietra della Valmalenco

Epoca di costruzione: 1716 - 1735

La chiesa sorge in posizione isolata a nord dell'abitato di Dongo nei pressi della riva del lago. L'edificio attuale è il risultato del rinnovamento settecentesco dell'antica chiesa plebana documentata a partire dal XII secolo. La severa facciata è scandita da due ordini di lesene, separati da una cornice in pietra e sormontati da un timpano triangolare.

Nella parte inferiore spicca il portale centrale affiancato da due porte laterali mentre la parte superiore presenta al centro un ampio finestrone rettangolare, che dà luce all'interno, e due nicchie laterali con basamento, forse destinate ad accogliere delle statue. Sul fianco destro dell'edificio sorge il campanile a torre, completato nel XVIII secolo, che riprende il motivo delle lesene angolari. La parte absidale, affacciata verso il lago, è caratterizzata da una singolare cornice terminale sulla quale si innestano sottili lesene. A lato dell'abside, in corrispondenza della parete terminale della navata, si può scorgere il perimetro di una meridiana ampiamente consunta dal tempo.

L'interno è a navata unica, coperta a volta, con cappelle laterali, e presenta una ricca decorazione pittorica realizzata in gran parte nel XVIII secolo. Lungo le pareti della chiesa, scandite da lesene con capitelli compositi, si aprono dieci nicchie nelle quali sono inserite statue in stucco settecentesche, realizzate dallo scultore Stefano Salterio, che raffigurano S. Stefano, titolare della chiesa, e altri Santi patroni delle parrocchie appartenenti alla Pieve di Dongo.

La prima cappella a destra, dedicata a S. Pietro, è arricchita da un ciclo di affreschi realizzati dal pittore intelvese Carlo Scotti nel 1771, con alcuni rifacimenti eseguiti da Luigi Tagliaferri nel XIX secolo, e conserva sull'altare in marmo una tela seicentesca che raffigura la Consegna delle chiavi a S. Pietro attribuita a Fra' Gerolamo Cotica da Premana.

La seconda cappella destra, dedicata all'Addolorata, presenta una ricca decorazione pittorica, incentrata sul tema dei Dolori della Vergine, eseguita nel 1743 dal pittore lainese Giulio Quaglio, come documenta un'iscrizione sulla parete. Ai lati dell'altare, che conserva una statua lignea della Madonna Addolorata affiancata da quattro colonne tortili in marmo di Varenna, sono raffigurati quattro testimoni della Passione: Maria Maddalena, Veronica, S. Giovanni, Giuseppe di Arimatea. La volta ospita tre scene: al centro la Pietà, sui due lati la Crocifissione e la Deposizione. Infine sulle pareti laterali il ciclo prosegue con altri episodi della Vita di Maria.

Nei pressi del presbiterio si possono ammirare due imponenti organi collocati simmetricamente sulle due pareti. Il presbiterio presenta al centro un altare in marmi policromi sormontato da un Crocifisso e da sei candelieri ma è caratterizzato soprattutto da una ricca decorazione pittorica dedicata alla figura di S. Stefano ed eseguita dal pittore Carlo Scotti. Sulle pareti laterali sono raffigurate due scene: la Disputa di S. Stefano e la Lapidazione. Sulla volta del presbiterio spicca la Gloria di S. Stefano mentre nella volta dell'abside è rappresentata una finta architettura entro la quale si svolge l'Adorazione dell'Agnello mistico.

A lato del presbiterio si trova la sacrestia nella quale è stata inglobata l'abside trecentesca che conserva sulle pareti e nelle lunette un ciclo di affreschi seicenteschi con storie di S. Giovanni Battista, di S. Giovanni Evangelista, di S. Giorgio, di S. Ambrogio e di S. Defendente, attribuito a Gian Giacomo Barbello. Lungo la parete sinistra della navata la seconda cappella, dedicata al Ss. Crocifisso, presenta una decorazione neoclassica realizzata da Filippo Bellati.

Proseguendo lungo la navata si raggiunge il vano del battistero, dove si conserva una vasca battesimale di epoca rinascimentale, oltre il quale si apre la prima cappella sinistra, decorata con un ciclo ad affreschi settecenteschi con Storie di S. Marta, attribuito al pittore Giovanni Antonio Torricelli.

 

Indirizzo: Viale Mons. P. Bellesini (Nel centro abitato, isolato) - Dongo (CO)

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