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CHIESA DI S. BARTOLOMEO (DOMASO)

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La chiesa, dedicata ai SS. Bartolomeo e Nicola, sorge al limite orientale del vecchio nucleo abitato di Domaso. L'attuale aspetto dell'edificio è il frutto delle trasformazioni apportate nel XVII e XVIII secolo all'antica chiesa di epoca romanica, documentata a partire dal 1247.

La facciata a due ordini, scandita da semplici lesene, mostra infatti evidenti influssi di gusto barocco nel disegno degli elementi decorativi, quali la cornice del portale e della soprastante finestra con balaustra, il timpano sommitale mistilineo e le volute terminali.

Lungo il fianco destro si trova un portale laterale sopra il quale è collocata una scultura rinascimentale, vicina alle opere dei fratelli Rodari, che raffigura la Pietà. Sullo stesso lato si erge il campanile a torre, sormontato da una cella campanaria ottagonale con cuspide terminale a tronco di cono, che presenta ancora elementi decorativi di epoca romanica, come gli archetti pensili e le colonnine delle bifore. Sul fianco sinistro si trova una Cappella della Buona Morte risalente al XVIII secolo, affrescata con una Deposizione.

L'interno della chiesa, a navata unica con cappelle laterali, è particolarmente ricco e presenta lungo la volta e le pareti una scenografica decorazione pittorica, composta da elementi architettonici, quadrature e ornati floreali, realizzata da Felice Biella nel XVIII secolo. Sul lato destro la prima cappella, dedicata al Rosario, accoglie sull'altare una statua della Madonna col Bambino e consente l'accesso ad un piccolo vano dove si conservano lacerti di un affresco del XV secolo raffigurante la Trinità e S. Pietro Martire.

La cappella successiva, dedicata ai Santi Francesco e Antonio, presenta una ricca decorazione a stucco, realizzata nel XVII secolo dal ticinese Agostino Silva, autore anche delle statue di S. Lucia e S. Apollonia ai lati dell'altare, completata dagli affreschi sulle pareti e sulla volta eseguiti dal pittore Pietro Bianchi. L'arredo della cappella comprende anche una tela sull'altare raffigurante la Madonna col Bambino e i SS. Antonio e Francesco. Oltrepassato il pulpito si apre la terza cappella, dedicata alla Vergine, dove fu sepolto il Conte Luigi Panizza, governatore spagnolo del Forte di Fuentes, che fece realizzare gli affreschi con scene della Vita della Vergine e i Misteri del Rosario, attribuiti al pittore Domenico Caresana.

Sopra l'altare realizzato in pietra d'Olcio si conserva un affresco tardogotico raffigurante la Madonna del giglio col Bambino. Il presbiterio presenta una ricca decorazione pittorica eseguita nel corso del XVIII secolo. Sulle pareti laterali si possono osservare due affreschi raffiguranti il Martirio di S. Bartolomeo e un Miracolo di S. Nicola da Bari, realizzati nel 1758 dal pittore valtellinese Cesare Ligari, e dietro l'altare una tela con la Gloria dei SS. Bartolomeo e Nicola da Bari attribuita al pittore milanese Ferdinando Porta.

Sulla volta invece una decorazione illusionistica di gusto rococò disegna una finta cupola sormontata da una lanterna rappresentata di scorcio in modo che sia visibile dalla navata. Sopra l'altare settecentesco in marmi policromi si conserva un crocifisso ligneo policromo, risalente alla fine del XV secolo. La terza cappella sul lato sinistro, dedicata ai SS. Pietro e Paolo, ospita un altro ciclo pittorico di grande interesse, che raffigura le Storie dei due santi, eseguito da Domenico Caresana nel 1605.

La decorazione della cappella è inoltre completata con una tela sull'altare, raffigurante la Madonna col Bambino e i SS. Pietro e Paolo, opera di Giulio Cesare Procaccini. Segue un confessionale ligneo, inserito in una nicchia nella parete, sopra la quale è collocato l'organo, attribuito a Carlo Prata, che presenta una cassa scolpita con angeli e motivi floreali.

La cappella successiva presenta un ciclo settecentesco con Storie di Maria incorniciato da stucchi. A lato dell'ingresso si trova infine la prima cappella, dedicata al Sacro Cuore, da cui si accede al battistero.

 

Indirizzo: Piazza Chiesa (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Domaso (CO)

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