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SEDE DELL'UNIONE FASCISTA DEI LAVORATORI DELL'INDUSTRIA (COMO)

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Il palazzo, terzo ed ultimo edificio di Cesare Cattaneo, si trova in una zona centrale della città, poco oltre il limite del nucleo storico e a ridosso della Casa del fascio, ed occupa un lotto rettangolare delimitato dalle vie Pessina, Lega Insurrezionale e dei Partigiani.

Con la realizzazione, il gruppo di progettisti si orienta all'edificazione di due blocchi paralleli, con cinque piani fuori terra, collegati da un corpo basso, arretrato ed impostato asimmetricamente.
La composizione ortogonale dei diversi fabbricati, separati da una corte, origina quella tripartizione volumetrica - corpo grande, corpo centrale e corpo piccolo - più volte menzionata nei documenti riguardanti il complesso.

Attraverso un modulo di tre metri per tre, la pianta dell'edificio si colloca perfettamente nella gabbia delle strutture portanti in cemento armato; l'impianto ortogonale del fabbricato, adattato alle esigenze costruttive, fu sottolineato da storici dell'architettura come una delle più valide soluzioni ai temi tipologici e compositivi affrontati dai razionalisti di Como.
La parte centrale, sulla via Pessina, è preceduta da una scalinata, superata la quale, attraverso un passaggio porticato, si accede al fabbricato comprendente un podio di ingresso, una segreteria e l'auditorium.
I due corpi di fabbrica principali hanno i fronti lunghi esposti a nord-est e sud-ovest, fittamente traforati, così da mettere in evidenza la griglia strutturale, nell'assemblaggio ortogonale delle linee orizzontali dei solai e verticale delle pilastrate. Al contrario, le testate corrispondenti alle facciate secondarie, sono prevalentemente cieche, aperte al terzo livello da un loggiato.

Le facciate sono finite con un rivestimento granuloso di marmo di Carrara, originariamente previsto in un'unica soluzione di graniglia lavata sull'intera superficie e poi parzialmente corretta con graniglia levigata sulle murature esposte all'acqua piovana.

Nel secondo dopoguerra, in un contesto culturale radicalmente mutato, l'edificio, divenuto sede dell'INAM, è interessato da una nuova fase di lavori. Il progetto di ristrutturazione del 1960 è affidato a Lingeri. L'adeguamento dell'edificio alle nuove esigenze distributive e funzionali è realizzato superando i propositi di sintesi compositiva e costruttiva che avevano animato il progetto originario: oltre ai due sopralzi laterali, è costruito un nuovo fabbricato a ridosso del corpo di collegamento centrale.

Per le modifiche occorse nel tempo, pur ancora riconoscibile nelle linee fondamentali, il complesso si presenta oggi alterato e ospita attività diverse da quelle originariamente previste (vi è insediata l'Azienda sanitaria locale della provincia di Como).

 

Indirizzo: Via Pessina, 6 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Como (CO)

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