Il motore è il cuore pulsante delle bici elettriche: un concentrato di tecnologia che consente di spingere l’e-bike secondo certi parametri prefissati dalla normativa vigente.
In questo articolo esploriamo le caratteristiche essenziali di questa componente così importante, chiarendo il suo funzionamento e introducendo piccoli consigli per preservarla nel tempo.
Secondo la normativa vigente, le bici elettriche non possono superare la potenza nominale di 0,25 kW e i 25 km/h, superata questa soglia il motore cessa la sua erogazione.
Per capire cosa sia la potenza nominale, bisogna rifarsi alla condizione di equilibrio termico, intesa come la potenza espressa dal motore in un’ora rispettando una temperatura di riferimento. Generalmente di 20°, questo valore cambia nelle normative dei vari continenti, ma aiuta a rendere l’idea dei parametri che ogni motore deve rispettare.
Anche se questi valori indicano la potenza massima erogabile, le prestazioni effettive possono essere molto diverse tra i diversi produttori. Parliamo della potenza di picco, per la quale bisogna prendere in considerazione non solo l’hardware, ma anche le batterie e le impostazioni del software. Per calcolarla interviene la tensione della batteria, calcolata in Volt, moltiplicata per gli ampere gestiti dal controller del motore.
Considerando i 36 V delle batterie installate nella maggior parte delle e-mtb prodotte in Europa e moltiplicando per i 15 A dei loro controller, otterremo una media di 540 W di picco di potenza: una soglia molto diffusa nelle mountain bike elettriche che va oltre i 250 Watt nominali.
L’erogazione di tutta questa potenza è possibile solo se viene rispettata la temperatura di esercizio di cui si parlava sopra. In caso contrario, come detto, il motore diminuirà la sua azione nel rispetto dei parametri contenuti nella normativa vigente.
La potenza di picco massima, poi, è raggiungibile solo con i settaggi software più aggressivi, che richiedono un maggior consumo di batteria e, ovviamente, un impianto capace di garantire queste performance. Infine, dovendo rispettare la temperatura di esercizio per erogare il picco di potenza, molto dipende dalla temperatura esterna, così come dal peso del biker e dalle caratteristiche del percorso che si sta affrontando.
L’ultimo parametro da prendere in considerazione e la coppia motrice, fondamentale quando si parla delle prestazioni delle nostre e-bike. Avere un motore prestante, significa soprattutto che è in grado di fornire una grande accelerazione trasmettendo alle ruote il massimo della potenza possibile.
Espressa in Nm (Newton metro), la coppia motrice, a parità di potenza massima, potrà garantire il raggiungimento dei 25 km/h in un tempo più o meno variabile. Questo dipende dalla qualità degli impianti e, naturalmente, dalla fascia di prezzo.
Chi cerca il massimo delle prestazioni potrà contare su motori molto performanti che consentono di toccare la velocità massima in tempi brevissimi. Una caratteristica molto importante soprattutto a livello agonistico, ma anche amatoriale, quando bisogna spingere la propria e-mtb lungo salite che metterebbero alla prova anche i ciclisti più esperti.
Dopo aver illustrato le caratteristiche del motore, passiamo a quegli accorgimenti utili per la sua manutenzione.
C’è da dire che, se tutto funziona come si deve, è una parte che ha bisogno di poche cure. Tutto merito dei cuscinetti esterni, solidi e rinforzati, che racchiudono e proteggono l’hardware e le componenti interne. Per questo motivo è importante non indirizzare su di essi getti d’acqua ad alta pressione, con il rischio di creare infiltrazioni dannose per il motore. Per la loro pulizia sono da preferire prodotti specifici per biciclette, da utilizzare con l’aiuto di panno pulito. Consigliamo di pulire per bene anche la parte che unisce i pedali al rotore, in modo da evitare che qualche detrito interferisca con il funzionamento dell’intero sistema.
Passiamo così al software e al suo aggiornamento: tenendolo sempre aggiornato durante i tagliandi presso officine autorizzate, preserverete il corretto funzionamento del motore e l’efficienza della centralina.
Consigliamo di eseguire il tagliando almeno una volta l’anno, controllando periodicamente che la batteria e il motore siano in ottimo stato. Se vi accorgente di perdite di potenza, rumori strani o di spegnimenti improvvisi del motore, non esitate a fare eseguire un controllo alla vostra e-mtb, evitando soluzioni fai da te che la potrebbero danneggiare irrimediabilmente.
Molto spesso, questi problemi sono attribuibili a un cattivo funzionamento della batteria. Le ragioni possono essere le più varie: dall'invecchiamento di questa componente, a cicli di ricarica troppo frequenti, come anche a difetti di fabbricazione. Per questo motivo sono da preferire sempre prodotti di qualità che riducono al minimo l’insorgenza di problemi.
La perdita di potenza non riguarda esclusivamente l’azione della batteria, ma può interessare anche il controller. Questo dispositivo, fondamentale per erogare la giusta energia in risposta ai parametri calcolati dal software, è molto sensibile anche ai piccoli guasti poiché interrompono l'equilibrio tra la trasmissione e la distribuzione dell'energia alla ruota. Anche in questi casi, una visita in un’officina autorizzata sarà la migliore soluzione per risolvere il problema.
In conclusione, le mountain bike elettriche devono tutto a una precisissima sincronia di hardware e software, regalando grandi soddisfazioni a chi le utilizza. Il mercato offre bici con motori più o meno performanti per rispondere alle esigenze di un pubblico molto eterogeneo. Ad accomunare ogni modello, però, è proprio il motore: un insieme di componenti solido e tendenzialmente molto affidabile, che richiede la giusta manutenzione per continuare ad assistere la pedalata di ogni appassionato.
Il motore è il cuore pulsante delle bici elettriche: un concentrato di tecnologia che consente di spingere l’e-bike secondo certi parametri prefissati dalla normativa vigente.
In questo articolo esploriamo le caratteristiche essenziali di questa componente così importante, chiarendo il suo funzionamento e introducendo piccoli consigli per preservarla nel tempo.
Secondo la normativa vigente, le bici elettriche non possono superare la potenza nominale di 0,25 kW e i 25 km/h, superata questa soglia il motore cessa la sua erogazione.
Per capire cosa sia la potenza nominale, bisogna rifarsi alla condizione di equilibrio termico, intesa come la potenza espressa dal motore in un’ora rispettando una temperatura di riferimento. Generalmente di 20°, questo valore cambia nelle normative dei vari continenti, ma aiuta a rendere l’idea dei parametri che ogni motore deve rispettare.
Anche se questi valori indicano la potenza massima erogabile, le prestazioni effettive possono essere molto diverse tra i diversi produttori. Parliamo della potenza di picco, per la quale bisogna prendere in considerazione non solo l’hardware, ma anche le batterie e le impostazioni del software. Per calcolarla interviene la tensione della batteria, calcolata in Volt, moltiplicata per gli ampere gestiti dal controller del motore.
Considerando i 36 V delle batterie installate nella maggior parte delle e-mtb prodotte in Europa e moltiplicando per i 15 A dei loro controller, otterremo una media di 540 W di picco di potenza: una soglia molto diffusa nelle mountain bike elettriche che va oltre i 250 Watt nominali.
L’erogazione di tutta questa potenza è possibile solo se viene rispettata la temperatura di esercizio di cui si parlava sopra. In caso contrario, come detto, il motore diminuirà la sua azione nel rispetto dei parametri contenuti nella normativa vigente.
La potenza di picco massima, poi, è raggiungibile solo con i settaggi software più aggressivi, che richiedono un maggior consumo di batteria e, ovviamente, un impianto capace di garantire queste performance. Infine, dovendo rispettare la temperatura di esercizio per erogare il picco di potenza, molto dipende dalla temperatura esterna, così come dal peso del biker e dalle caratteristiche del percorso che si sta affrontando.
L’ultimo parametro da prendere in considerazione e la coppia motrice, fondamentale quando si parla delle prestazioni delle nostre e-bike. Avere un motore prestante, significa soprattutto che è in grado di fornire una grande accelerazione trasmettendo alle ruote il massimo della potenza possibile.
Espressa in Nm (Newton metro), la coppia motrice, a parità di potenza massima, potrà garantire il raggiungimento dei 25 km/h in un tempo più o meno variabile. Questo dipende dalla qualità degli impianti e, naturalmente, dalla fascia di prezzo.
Chi cerca il massimo delle prestazioni potrà contare su motori molto performanti che consentono di toccare la velocità massima in tempi brevissimi. Una caratteristica molto importante soprattutto a livello agonistico, ma anche amatoriale, quando bisogna spingere la propria e-mtb lungo salite che metterebbero alla prova anche i ciclisti più esperti.
Dopo aver illustrato le caratteristiche del motore, passiamo a quegli accorgimenti utili per la sua manutenzione.
C’è da dire che, se tutto funziona come si deve, è una parte che ha bisogno di poche cure. Tutto merito dei cuscinetti esterni, solidi e rinforzati, che racchiudono e proteggono l’hardware e le componenti interne. Per questo motivo è importante non indirizzare su di essi getti d’acqua ad alta pressione, con il rischio di creare infiltrazioni dannose per il motore. Per la loro pulizia sono da preferire prodotti specifici per biciclette, da utilizzare con l’aiuto di panno pulito. Consigliamo di pulire per bene anche la parte che unisce i pedali al rotore, in modo da evitare che qualche detrito interferisca con il funzionamento dell’intero sistema.
Passiamo così al software e al suo aggiornamento: tenendolo sempre aggiornato durante i tagliandi presso officine autorizzate, preserverete il corretto funzionamento del motore e l’efficienza della centralina.
Consigliamo di eseguire il tagliando almeno una volta l’anno, controllando periodicamente che la batteria e il motore siano in ottimo stato. Se vi accorgente di perdite di potenza, rumori strani o di spegnimenti improvvisi del motore, non esitate a fare eseguire un controllo alla vostra e-mtb, evitando soluzioni fai da te che la potrebbero danneggiare irrimediabilmente.
Molto spesso, questi problemi sono attribuibili a un cattivo funzionamento della batteria. Le ragioni possono essere le più varie: dall'invecchiamento di questa componente, a cicli di ricarica troppo frequenti, come anche a difetti di fabbricazione. Per questo motivo sono da preferire sempre prodotti di qualità che riducono al minimo l’insorgenza di problemi.
La perdita di potenza non riguarda esclusivamente l’azione della batteria, ma può interessare anche il controller. Questo dispositivo, fondamentale per erogare la giusta energia in risposta ai parametri calcolati dal software, è molto sensibile anche ai piccoli guasti poiché interrompono l'equilibrio tra la trasmissione e la distribuzione dell'energia alla ruota. Anche in questi casi, una visita in un’officina autorizzata sarà la migliore soluzione per risolvere il problema.
In conclusione, le mountain bike elettriche devono tutto a una precisissima sincronia di hardware e software, regalando grandi soddisfazioni a chi le utilizza. Il mercato offre bici con motori più o meno performanti per rispondere alle esigenze di un pubblico molto eterogeneo. Ad accomunare ogni modello, però, è proprio il motore: un insieme di componenti solido e tendenzialmente molto affidabile, che richiede la giusta manutenzione per continuare ad assistere la pedalata di ogni appassionato.