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E-BIKE E MOBILITA' SOSTENIBILE - IL MEZZO DEL FUTURO IN CITTA'

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Bici con pedalata assistita, l’alternativa più ecologica ed economica a mezzi pubblici e auto. Scopri perché l'e-bike rappresenta il mezzo del futuro in città.

E-BIKE E MOBILITÀ SOSTENIBILE

In cima alle preferenze degli italiani, la bicicletta con pedalata assistita si conferma l’alternativa più ecologica ed economica alle auto e ai mezzi pubblici.

La popolazione italiana è sempre più green. Un orientamento dovuto sia alla consapevolezza dell’allarmante diffusione dell’inquinamento atmosferico, sia a una maggiore attenzione nei confronti dell’educazione ambientale, intesa quale strumento atto a sensibilizzare i cittadini e le comunità ad una maggiore responsabilità nei confronti delle questioni legate alla sostenibilità e al buon governo del territorio. Attitudine che, fra le sue immediate conseguenze degli ultimi anni, ha visto la bici elettrica salire in cima alle preferenze di molti connazionali quale mezzo alternativo alle auto inquinanti e ai mezzi pubblici affollati e spesso inaffidabili.

Una predilezione portata alla luce da una ricerca dell’Arval Mobility Observatory, l’osservatorio sulla mobilità di Arval (società leader nelle soluzioni di mobilità), che nel 2020 ha analizzato i mezzi di trasporto utilizzati dalle persone, le motivazioni al loro uso e le aspettative per il futuro. Nello studio, intitolato “Lo scenario italiano della mobilità urbana” effettuato su un campione rappresentativo di 1.500 persone, è emerso che più di un italiano su due considera la bici elettrica come il mezzo di trasporto ideale, soprattutto per i tragitti medio brevi come quelli casa-lavoro.  

Oltre a piacere perché rispetta l’ambiente (61% degli intervistati), rispetto all’auto l’e-bike ha il pregio di farci muovere agevolmente nel traffico (40%) e non comporta troppa fatica (33% del campione analizzato). Più affidabile dei mezzi pubblici, consente di decidere autonomamente gli orari di partenza garantendo l’arrivo in orario. A limitare la sua diffusione, restano invece l’assenza di percorsi dedicati (per il 43%) e il rischio di furto (35% del campione). 

PERCHÉ L’E-BIKE IN CITTÀ È IL MEZZO DEL FUTURO

Anche se siamo ancora molto lontani dalla transizione green già in atto in alcune città europee quali ad esempio Amsterdam o Copenaghen e, considerando che in Italia l’auto è ancora un mezzo molto diffuso, per  esigenze di autonomia e di libertà, è innegabile che l’e-bike possegga tutti numeri per diventare un mezzo di trasporto sempre più richiesto e utilizzato per far fronte agli spostamenti cittadini. Nonostante al momento solo l’1% degli italiani possegga una bici elettrica, quello della pedalata assistita è un trend in salita che già nel 2021, complici il lockdown, i bonus e gli incentivi statali, ha mostrato un forte incremento e che possiede tutti i numeri per esplodere nel prossimo futuro.

Un’evoluzione che, oltre alla crescente presa di coscienza ambientalista, dobbiamo anche alla crisi pandemica che ci ha attraversato. Con la pandemia si è di fatto rafforzata l’esigenza di vivere una città più sicura e sostenibile, così come si è consolidato il valore degli spazi verdi e della salubrità dell’aria che respiriamo. E se abbiamo cominciato a guardare il mondo da una prospettiva diversa, le scelte relative alle modalità di spostamento prima ritenute marginali, hanno assunto un peso specifico del tutto nuovo.

A farci guardare alle due ruote con rinnovato entusiasmo, si unisce inoltre una motivazione puramente salutistica e di benessere personale: al pari di quella muscolare, la bicicletta elettrica consente di fare attività fisica e di mantenersi in forma senza imporci un eccessivo dispendio di energie.   

GLI INTERVENTI STATALI A FAVORE DELLA BICI ELETTRICA

Riconosciuta anche dal Ministero dell’Ambiente, nel 2019 la stretta correlazione fra bici elettriche e sostenibilità ha portato ad erogare 15 milioni di euro pro bike per le città sopra i 50 mila abitanti. Affinché l’Italia possa diventare un Paese a misura di bici, in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta è stato inoltre ribadita l’intenzione di investire sull’ecoturismo a due ruote, come pure di potenziare le infrastrutture urbane necessarie a garantire la sicurezza in strada.

Un impegno concretizzatosi anche con il Bonus bici che, avendo dato una spinta considerevole alla mobilità sostenibile nel 2020, è stato riproposto anche quest’anno: un totale di 5 milioni di euro per l’acquisto di mezzi ecologici, fra cui rientrano anche le e-bike. Un bonus che, per un importo massimo di 750 euro, sarà utilizzabile quest’anno nella dichiarazione dei redditi come riduzione delle imposte dovute. 

 

LA BICI ELETTRICA: UNA SCELTA SOSTENIBILE ED ECONOMICA

Se l’incremento della mobilità sostenibile sembra essere ormai una realtà consolidata, ecco alcuni dei motivi principali che dovrebbero indurci a preferire la bicicletta elettrica per viaggiare in città oppure per le nostre gite extraurbane:

  • Il limite di velocità è controllato dalla stessa e-bike

Se, in conformità alla direttiva europea sulle EPAC (Electric Pedal Assisted Cycle), l’art. 50 del Codice della Strada fissa un limite di 25km/h per ogni modello di bici da corsa, mountain bike e bici da città dotato di motore e batteria, le bici elettriche sono provviste di un sensore che riduce progressivamente l’alimentazione del veicolo quando si raggiunge il limite consentito. Una caratteristica che contribuisce a renderli mezzi sicuri ed ecologici.

  • L’e-bike non inquina l’aria

A differenza di un’automobile che mediamente emette 1,2 miliardi di metri cubi di aria inquinata, la bici elettrica non comporta la combustione del carburante: per funzionare ha bisogno solo della nostra energia muscolare. Parliamo dunque di un’enorme riduzione dell’impatto ambientale se rapportato al minor numero di auto in circolazione.

  • La bici elettrica è un mezzo economico

Se un’auto in nostro possesso può arrivare a farci spendere anche 5000 euro all’anno, fra benzina, bollo, assicurazione e manutenzione, l’unico prezzo fisso da sostenere per la bicicletta elettrica è quello della ricarica della batteria, peraltro strettamente connesso all’uso che si fa del veicolo. Un’altra spesa riguarda la manutenzione, ma si tratta di una spesa esigua che non ha nulla a che vedere con i costi previsti per l’auto.

Decisamente più economica di uno scooter e con prezzi che variano a seconda dei modelli, la spesa per una e-bike di base parte dai 1000 euro e i suoi pezzi di ricambio sono ormai facilmente reperibili.