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CHIESA DI S. MARIA IN MARTINICO (DONGO)

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La chiesa si trova al centro della località Martinico e sorge in posizione leggermente rialzata rispetto alla piazza. L'edificio, oggetto di un radicale restauro eseguito all'inizio del XX secolo, costituisce una delle più interessanti ed antiche testimonianze di architettura romanica nell'area dell'Alto Lario ed è caratterizzato da una muratura ben apparecchiata con conci di pietra squadrati e sottili letti di malta.

La semplice facciata a capanna presenta un portale centrale architravato sopra il quale si aprono due strette finestre ed una finestrella cruciforme. Il fianco nord orientale, affacciato verso la piazza, è caratterizzato da una cornice a dente di sega e da archetti pensili policromi con motivi decorativi di varia foggia scolpiti sui dentelli. Su questo lato si aprono un oculo, tre monofore, e due portali, uno dei quali conserva elementi policromi, esili colonne con basi e capitelli scolpiti e due teste umane scolpite nelle mensole sotto l'architrave.

Nella parte centrale si notano le tracce dei corpi di fabbrica addossati alla parete e successivamente demoliti mentre sull'angolo spicca una scultura sporgente con una figura di leone. Anche l'abside, ricostruita in occasione del restauro, presenta una cornice a dente di sega sotto la quale sono collocati archetti pensili policromi con dentelli scolpiti. Dal fianco si accede all'interno che presenta un'unica navata chiusa da un'abside semicircolare e coperta da un soffitto ligneo.

Le pareti, prive di intonaco, conservano alcuni lacerti della decorazione pittorica ed alcuni pannelli con porzioni di affresco staccati dall'abside. Sulla parete ovest si possono osservare alcuni lacerti di affresco con un'Ultima Cena, la figura di un Santo Vescovo in trono ed un'altra figura di Santo che lasciano presumere la presenza di una decorazione più ampia risalente al XIV secolo. Ad una fase seicentesca appartengono invece le porzioni di affresco staccate dall'abside e posizionate entro pannelli appesi sopra il confessionale.

Le scene raffigurano la Nascita di Cristo, la Presentazione al Tempio e la Disputa con i Dottori e sono attribuite a Giovan Mauro Della Rovere detto il Fiammenghino. Altri affreschi seicenteschi staccati, fra i quali due figure di Santi e due riquadri con angeli, sono appesi lungo la navata. Prima del presbiterio si possono notare altre porzioni di affreschi staccati sicuramente più antichi.

In corrispondenza dell'arcone che separa il presbiterio dall'abside si conservano, sul lato destro, lacerti di affreschi quattrocenteschi: una figura di Santo o Profeta sul pilastro e le figure di S. Gerolamo e di S. Gregorio entro cornici polilobate nel sottarco. La zona presbiteriale, risistemata nel 1974, presenta un semplice altare in pietra collocato in sostituzione dell'altare barocco. A lato dell'altare, sopra un piedistallo in pietra, si conserva una statua lignea della Assunta che risale al 1690. L'abside, intonacata e priva di decorazioni, è scandita da una cornice lapidea sotto la quale si aprono tre monofore. Quella centrale conserva una vetrata rinascimentale con la raffigurazione della Vergine. Attraverso una porta sul lato destro della navata si accede ad una cappella laterale aggiunta in epoca successiva e posta ad un livello superiore. Questo ambiente conserva un altare barocco, con colonne tortili e paliotto in scagliola, sopra il quale è collocata una statua della Vergine. La decorazione pittorica sulle pareti e sul soffitto della cappella sembra risalire invece al XX secolo. Lungo la parete destra si aprono tre nicchie nelle quali sono collocate le statue lignee della Madonna, di S. Antonio e di S. Rocco.

 

Indirizzo: Piazzetta Anna Vertua Gentile (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Dongo (CO)

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