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VILLA OLMO - COMPLESSO (COMO)

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L'impianto, di dimensioni monumentali, presenta un corpo centrale leggermente sopraelevato, scandito da colonne di ordine gigante decorate con tondi raffiguranti Platone, Solone, Talete, Socrate e Pitagora, opera dello scultore ticinese Francesco Carabelli. All'interno, in perfetta corrispondenza con le soluzioni architettoniche della facciata, un immenso atrio quadrato occupa l'intera area dell'antica Villa Odescalchi andando a coprire, in altezza, lo spazio di tre piani (1).

Da qui una grande arcata conduce allo scalone d'onore, ornato con marmi e stucchi di pregiata fattura; fra balaustre lavorate e specchiere neoclassiche si distingue un affresco dell'Appiani, di soggetto mitologico, secondo l'uso dei palazzi e delle ville lombarde. Dall'atrio, proseguendo verso il retro dell'edificio, si entra nella maestosa sala da ballo, coperta da una volta a padiglione su cui spiccano i bellissimi affreschi del pittore ticinese Domenico Pozzi raffiguranti la Contesa fra Poseidone e Minerva per il patronato della città di Atene e Apollo con le nove Muse, eseguiti nel 1789. Le grandi figure in stucco sono di Carlo Luca Pozzi e raffigurano le principale divinità dell'Olimpo: Zeus, Era, Poseidone, Ade, Crono, Rea, Apollo e Artemide.

Superato il salone da ballo, una fuga di stanze conduce ad una serie di ambienti destinati alla conversazione, al ricevimento, al gioco del biliardo fino al cabinet de toilette. Sulle pareti, riccamente decorate con stucchi e dorature, alcuni grandi affreschi con temi mitologici danno il nome alle stanze che, da questi, vengono anche dette: di Dioniso, di Dioniso e Arianna, di Selene con Endimione, di Artemide¿Al primo piano, le decorazioni a carattere mitologico si concentrano nelle sale dedicate all'Olimpo con il medaglione che raffigura l'Apoteosi di Eracle e l'attigua sala delle arti (2).


Qui, sul lato che dà verso il giardino, si aprono una serie di fastosi salotti noti come: sala di Garibaldi, di Bacco e di Diana. Il teatrino a 92 posti, voluto dai Visconti di Modrone nel 1883, è un piccolo gioiello con un'acustica perfetta; sul soffitto spicca un affresco del Fontana.
Il parco non è particolarmente grande, ma si caratterizza per un impianto panoramico armonioso con piacevoli radure che si insinuano fra le macchie arboree oltre le quali si intravedono il lago e i monti sovrastanti. In una di tali radure fa bella mostra di sé un tempietto neoclassico, eretto dai Visconti di Modrone. Davanti al palazzo, un vasto giardino all'italiana con aiuole regolari conduce fino al lago dove corre una balaustra in pietra. Fra le aiuole, si ergono statue di divinità pagane con una vasca curvilinea al cui centro fu collocato un mostro marino in bronzo, opera dell'Oldofredi.

 

Indirizzo: Via Simone Cantoni, 1(P) (Nel centro abitato, isolata) - Como (CO)

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