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CONVENTO MADONNA DELLE LACRIME (DONGO)

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Il complesso architettonico è composto dal Santuario, dall'annesso convento e dal campanile. La chiesa si sviluppa con pianta ad unica navata voltata, con due cappelle per lato, profondo presbiterio rettangolare, sacrestia e alcuni vani accessori. Il convento, a pianta quadrangolare con doppio chiostro, sorge in adiacenza al prospetto meridionale, così come il campanile con cella campanaria alleggerita da bifore e terminata da cuspide conica. Le coperture dei fabbricati sono a tetto con struttura lignea e manto in coppi.

Epoca di costruzione: ca. 1553 - 1609

La chiesa, affiancata dal convento francescano, sorge lungo l'attuale strada Regina poco oltre il ponte sul torrente Albano. La semplice facciata a capanna è priva di decorazioni ed è preceduta da un portico su tozze colonne, dal quale si accede ai tre portali con cornici in pietra. Sul lato meridionale si trova il campanile a torre con lesene angolari e cuspide terminale sopra la cella campanaria.

L'interno della chiesa è a navata unica coperta da volta a botte con quattro cappelle laterali che precedono l'altare sul quale si conserva l'immagine miracolosa della Madonna delle Lacrime. Lungo le pareti della navata entro cornici in stucco sono raffigurati personaggi dell'ordine francescano. Sul lato destro la prima cappella, dedicata a S. Francesco, conserva un ciclo di affreschi con scene della Vita di S. Francesco, attribuiti a Fra Emanuele da Como, ed un altare in scagliola, eseguito nel 1689, sopra il quale è collocata una tela seicentesca raffigurante l'Estasi di S. Francesco opera di Fra Gerolamo Cotica da Premana.

Sulla parete sinistra si può notare il ritratto di Giovanni Battista Scanagatta che finanziò i lavori di costruzione della cappella. Proseguendo sul lato destro si incontra la seconda cappella, dedicata alla Crocifissione, nella quale è collocato un interessante gruppo scultoreo seicentesco in legno policromo, opera di Fra Diego Giurati e Fra Giovanni da Reggio, con statue in grandezza naturale che rappresentano la Crocifissione. La decorazione è completata da affreschi sulle pareti e sulla volta, eseguiti nel 1603 da Andrea Gabasio, con la raffigurazione delle Scene della Passione.

L'ingresso al presbiterio è preceduto da un arcone trionfale nel quale si aprono due nicchie con le statue di S. Stefano e S. Lorenzo. Al centro del presbiterio sorge l'altare settecentesco in marmi policromi sul quale è collocato l'affresco cinquecentesco della Madonna col Bambino, al quale fu attribuito il miracolo della lacrimazione che spinse la popolazione di Dongo alla costruzione del santuario. Le pareti e la volta del presbiterio sono decorate con stucchi che incorniciano un ciclo di affreschi con le Storie di Maria eseguito da Domenico Caresana nel 1599, come documenta un'iscrizione sulla parete. Sul lato sinistro la seconda cappella è coeva alla cappella della Crocifissione ed è caratterizzata anch'essa da un gruppo scultoreo in legno policromo, opera degli stessi artisti. In questo caso il soggetto rappresentato è l'Ultima Cena mentre gli affreschi, attribuiti ad Andrea Gabasio, raffigurano Angeli che adorano il Ss. Sacramento sulle pareti e figure di Profeti sulla volta.

La successiva cappella, dedicata a S. Antonio, conserva sull'altare una statua del Santo e sulle pareti e sulla volta un ciclo di affreschi con episodi della Vita di S. Antonio entro quadrature di gusto tardo settecentesco. Sul lato sud est del santuario sorge il convento francescano nel quale si conserva un ciclo di affreschi lungo le pareti del cortile, un affresco raffigurante l'Ultima Cena collocato nel locale della mensa ed una ricca biblioteca con preziosi volumi.

 

Indirizzo: Via Statale (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Dongo (CO)

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